Ieri sera, intorno alle 19, a Brindisi una lite in strada tra coniugi è degenerata con conseguenze drammatiche. C. L., 53 anni, ha gettato contro il marito di 52 anni, acido muriatico riducendolo in fin di vita a causa delle profonde ustioni sull'80% del corpo.

L'ultima storia di violenza estrema in una relazione di coppia pare simile a molte altre, se non fosse che in questo caso la vittima è un uomo. Il marito è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Perrino. La donna, in stato di fermo, deve rispondere di accuse pesantissime.

Brindisi, cosa è accaduto

Non erano in fase di separazione e vivevano insieme i coniugi di Brindisi, da ieri, a seguito di una lite, usciti dall'anonimato per diventare un caso d'interesse della cronaca nera. L'episodio è accaduto in via Pace brindisina, nel rione Commenda. I due avevano trascorso il pomeriggio a fare acquisti. Quasi sul punto di rientrare a casa, è nata una discussione: qualcosa ha scatenato la reazione imprevedibile della donna. Erano a bordo della 500 di proprietà del marito, quando Claudia Longo è scesa dall'auto, ha aperto il portabagagli, ha estratto da una sacca un flacone di plastica bianco, disponibile in commercio, contente acido disincrostante, del tipo che si utilizza per sturare le tubature.

Repentinamente, si è avvicinata al finestrino aperto e l'ha rovesciato addosso al marito che era al posto di guida.

Sceso dall'auto, tra grida di dolore atroce che hanno attirato l'attenzione di molti, la vittima ha cercato riparo in un negozio posto di fronte all'auto abbandonata. Alle sue richieste d'aiuto, hanno risposto più persone gettandogli acqua addosso per cercare di alleviare le ustioni riportate soprattutto al torace, ma anche a braccia e gambe.

Quando sono arrivati i soccorritori, è riuscito solo a pronunciare il nome della moglie, per poi perdere conoscenza.

Brindisi, le parole del primario del Reparto grandi ustionati

All'arrivo ieri sera al pronto soccorso in codice rosso, le condizioni dell'uomo erano molto peggiorate perché l'acido, nel frattempo, era penetrato in profondità provocando conseguenze ancor più gravi.

Pasquale Verrienti, primario del Reparto grandi ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi dove Almiento è ricoverato, ha tracciato un quadro clinico poco incline all'ottimismo, dopo che il paziente ha già subito un primo intervento. Verrienti ha detto che, se tutto andrà bene, il paziente avrà un decorso ospedaliero lungo e dovrà necessariamente essere sottoposto a molti interventi chirurgici. L'acido ha provocato ustioni molto profonde, tecnicamente di terzo grado, con effetti importanti sia dal punto di vista estetico che funzionale.

Le indagini

È stato un ispettore di polizia fuori servizio a bloccare la moglie, non molto distante dall'auto, poco dopo aver compiuto il terribile gesto. La donna non ha opposto resistenza, non ha detto una parola, tranne riferire che avrebbe parlato solo in presenza del suo avvocato.

La donna, professione casalinga, si era bruciata le mani nell'aggredire il marito, ed è stata ricoverata anche lei nello stesso ospedale del marito. Piantonata, deve rispondere di tentato omicidio. Tra l'altro, per la donna che aveva la febbre alta, a scopo precauzionale è scattato il protocollo anti-Covid.

Le telecamere di sorveglianza presenti sulla via hanno permesso agli agenti della squadra mobile di Brindisi, che conducono le indagini al comando del vice-questore Rita Sverdigliozzi, di ricostruire l'accaduto. Sembrerebbe che la donna custodisse il flacone dell'acido nascosto nella sua borsa: lo avrebbe portato con sé da casa.

Sono stati ascoltati familiari e testimoni. I due non andavano d'accordo, ma non ci sarebbero stati mai episodi di violenza, né aggressioni.

L'uomo, responsabile della sicurezza in un'azienda di Bari che si occupa di manutenzione, è descritto dai familiari come persona tranquilla. Da quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile, la donna, invece, a causa di una fragilità psichica da tempo era seguita presso un centro di salute mentale. Gli atti sono già stati trasmessi in procura. Dalle indagini, finora, non si è riuscito a capire quale possa essere stato il motivo del gesto: la donna non avrebbe saputo fornire alla polizia alcuna indicazione.