Dalle carte relative alle indagine sulla morte di Willy Monteiro Duarte, 21 anni, emergono nuovi e agghiaccianti dettagli. Marco Bianchi, uno dei fermati, di fronte al Gip avrebbe sostenuto che poco prima di essere coinvolto nella rissa in largo Oberdan, a Colleferro, si trovava al cimitero e stava consumando un rapporto intimo - in compagnia del fratello Gabriele e di un amico - con tre ragazze conosciute da poco. Come riportato da diverse testate, la Procura di Velletri, che sta seguendo il caso di Cronaca Nera, alla luce di alcune testimonianze e dall'esito dell'autopsia, potrebbe anche cambiare il capo d'imputazione in omicidio volontario.

Marco Bianchi: 'Ero al cimitero'

Willy Monteiro Duarte, 21enne di origine capoverdiane residente a Paliano, piccolo centro in provincia di Frosinone, è stato ucciso a calci e pugni nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre. Per la sua morte sono stati fermati quattro giovani: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, 24 e 26 anni, Francesco Belleggia, 23 anni e Mario Pincarelli, 22 anni.

Nelle ultime ore sono state rese pubbliche alcune dichiarazioni rilasciate dagli indagati davanti al Gip di Velletri Giuseppe Boccarato. Come si legge in alcune carte dell’indagine, Marco Bianchi - che come gli altri ha respinto ogni addebito - ha dichiarato che, prima di arrivare a Largo Oberdan, nelle vicinanze del locale “Due di picche”, ed essere coinvolto nella rissa, si trovava all'interno del cimitero di Colleferro in compagnia di tre ragazze.

A suo dire, stava consumando un rapporto e, insieme a lui, c'erano anche il fratello Gabriele e un altro amico. Tuttavia, non ha saputo fornire le generalità delle giovani che erano con loro.

Nuovi nomi potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati

La Procura di Velletri sta continuando a indagare per ricostruire l'esatta dinamica che ha portato alla morte di Willy, giovane aiuto cuoco con la passione per la Roma.

Secondo le prime, e ancora sommarie ricostruzioni, il 21enne sarebbe stato picchiato selvaggiamente dal branco per difendere un amico che aveva discusso con alcuni ragazzi della vicina Artena (in provincia di Roma).

Non è escluso che, nei prossimi giorni, altri nomi potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati. Al momento, in carcere a Rebibbia, sono rinchiusi i fratelli Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli.

Francesco Belleggia, invece, ha ottenuto i domiciliari. Sembra, infatti, che mentre i suoi amici picchiavano Willy lui stesse discutendo animatamente con un'altra persona. Inoltre, alla luce delle testimonianze raccolte in questi giorni, il procedimento, attualmente rubricato come concorso in omicidio preterintenzionale, potrebbe aggravarsi in omicidio volontario.