Si è spento nella notte del 2 settembre presso l'istituto Tumori di Milano lo storico dell'arte Philippe Daverio. Aveva quasi 71 anni. A dare la notizia nelle scorse ore è stata la regista e direttrice del "Franco Parenti", Andrée Ruth Shammah.

Daverio è stato anche un volto della televisione, avendo partecipato spesso a numerosi programmi culturali ed è stato uno dei protagonisti della rivalutazione dell'arte italiana del '900.

Daverio nacque nel 1949 in Alsazia

Philippe Daverio nacque il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, nella regione dell'Alsazia, da lui considerata come il crocevia d'Europa.

Parlava fluentemente diverse lingue europee. Intorno agli '70 si trasferì in Italia, precisamente a Milano, dove sin da giovane sin distinse per il suo modo di vestirsi. Nei cortei studenteschi sfilava già con il suo classico papillon. Non ha preso mai la laurea (non scrisse la tesi finale pur avendo superato tutti gli esami alla Bocconi), ma ha raggiunto la fama aprendo una galleria d'arte a Milano che divenne presto nota in tutta la città.

Il suo ruolo di assessore alla Cultura a Milano (dal 1993 al 1997) è stata la sua esperienza politica più completa, nel 2009 si candidò alle elezioni provinciali di Milano nella lista Filippo Penati e nel 2010 fu per breve tempo consulente per la Festa di Santa Rosalia a Palermo.

In televisione ha lavorato per anni su Rai 3 dove conduceva la fortunata trasmissione Passepartout, poi è stato anche inviato di Striscia la Notizia.

Le reazioni della politica

La scomparsa di Philippe Daverio ha provocato anche molte reazioni nel mondo della politica. Cordoglio alla famiglia è giunto da Emanuele Fiano, deputato del Pd, il quale ha dichiarato che il decesso dello storico dell'arte rappresenta "una grande perdita per tutti".

Roberto Cenati, presidente dell'Anpi Milano, ha scritto anche lui un messaggio di cordoglio affermando che la scomparsa di Daverio è una grossa perdita per tutto il mondo della cultura.

Daverio, nel corso degli anni, è diventato un personaggio noto al grande pubblico proprio grazie alla sua semplicità e al suo eccentrico modo di fare.

"Aveva la Lombardia nel cuore e lo ha dimostrato in mille occasioni con saggi, romanzi, video e tante altre espressioni", così si è espresso il Presidente della Regione, Attilio Fontana, appresa la notizia della scomparsa di Philippe Daverio.