Il ‘contro Sanremo’ che in tanti vorrebbero esiste ed è sul web. Si chiama IMF, acronimo di Italian Music Festival, ed è il web-contest musicale che dal 2008 ha saputo porre riparo ai disastri dei Festival di Sanremo post Pippo Baudo, mettendo in ascolto la musica più bella senza tener conto di case discografiche, radio, classifiche di vendita e popolarità. Non è infatti un caso se alcuni degli artisti di nuova generazione più talentuosi sono stati intercettati in anticipo dagli utenti del gruppo Facebook 'Italian Music Official'. Qualche nome?
Voci superbe come Dajana e Pilar, protagoniste incontrastabili del contest con “Lacrima in un oceano” e “Meduse”. O cantautrici di razza come Naif Herin, che dopo la vittoria con “Annorosa” ha scritto per Paola Turci e Arisa, e come Ania Cecilia, prima vincitrice con “Dagli occhi” e successivamente autrice per Mina, Mietta e Patty Pravo, nonché prima classificata in un'altra competizione on-line, quella del Festiva di Sanremo 2009. L'edizione n° 14 del web Festival partirà il 4 dicembre. Le votazioni saranno aperte a tutti e non mancheranno, in veste di giurati di qualità, anche noti cantanti che svelerò a breve sul blog ‘Hit Non Hit’ di Facebook. Il cast dei concorrenti, invece, è già stato ufficializzato.
Le donne in gara
La lista delle donne, accuratamente scelte per la gara, si apre sotto il segno dell'X Factor degli anni d'oro targati Rai. In prima linea due veterane del contest: un'Elisa Rossi in stato di grazia, che con "Da qui" è al sua quinto IMF, e un'Ilaria Porceddu che si mette allo specchio con "Sette Cose", salendo a quota quattro partecipazioni.
E poi, a sorpresa, Romina Falconi, AmbraMarie e Lavinia Desideri. Per la loro seconda partecipazione sfoderano dei brani incentrati sulla loro anima pop: rispettivamente quella spinto-sentimentale di "Cadono saponette", quella malinconico-rock di "Come un'ombra" e quella scanzonata-vintage di "Semplice". È la seconda volta anche per Emily Guerra e Sarah Stride, che – vergini dal punto di vista televisivo – tornano in cerca di una rivincita con delle canzoni che stupiranno: "Per sempre" e "Il figlio di Giove".
C'è chi è al suo debutto festivaliero, come Sylvia con l'electro pop di "Luce" e Roberta Di Mario con il pop pianistico del "Mercante di sogni". O come Una, all'anagrafe Marzia Stano, che con "Mario ti amo" sfodera la potenza di un amore gay, e Lene, che dalle Sisters of Soul di x factoriana memoria passa all'adult pop in versione solista con "In fondo al film". C'è anche chi non ha avuto fortuna né a Sanremo né in amore come Giordana Angi con "Amarti, qui e ora" e L'aura, nuovamente in pista per bissare la sua presenza nell'albo d'oro dell'IMF con "Cose così". E c'è chi porta il teatro nella canzone come La rappresentante di lista, con l'omonimo brano in stile De Andrè, e Tosca, probabile sorpresa del Sanremo di Claudio Baglioni e qui con "Il suono della voce" di Ivano Fossati.
Non mancano nemmeno i punti fermi del cantautorato al femminile come Ginevra Di Marco, Roberta Di Lorenzo e Cristina Donà, rispettivamente con "Saintes Maries de la Mair", "L'ottavo piano" e "I calendari". La ciliegina sulla torta un pezzo di storia della canzone italiana: Nada. Il suo ritorno in gara è dovuto a "Gente così", brano alla Malanima, bello come il sole.
Gli uomini in gara
Nella tradizione dell'Italian Music Festival sono le donne ad avere la meglio, ma quest'edizione potrebbe essere l'eccezione alla regola. Gli uomini selezionati sono, infatti, sul piede di guerra. La Municipàl di Romeus, al secolo Carmine Tundo, porta a quota due sia le sue partecipazioni all'IMF sia le canzoni a tematica gay di quest'edizione con "George, il mio ex penfriend”.
Si tratta di un coming out raccontato che mette in luce la fluidità erotica ed emotiva delle nuove generazioni. Anche Fabio Cinti è al suo secondo IMF con "Amore occasionale", il suo ultimo singolo in linea con gli "amori" nell'era di Grinder e Tinder. A tentare il ‘colpaccio’ anche una serie di cantautori nuovi o semi-nuovi a quest’esperienza. In difesa dell’indie pop avanzano i disagiati emotivi dei nostri giorni: Diodato con “La luce di questa stanza”, Motta con “Del tempo che passa la felicità”, i Canova con “Vita sociale” e Dimartino, che condivide “I calendari” con l’amica-collega Cristina Donà. A sventolar bandiera televisiva ci pensano invece i La Rua di Amici con l'ardore di “Non ho la tristezza”, i Les Enfants di X Factor ‘Sky’ con il dream pop di “Isole”, Daniele Magro di X Factor ‘Rai’ con l'ambiguità de “Il senso del mio vivere” e Gianmarco Dottori di The Voice of Italy con l'ultima lettera di "Samir".
Per la quota rock invece scendono in campo i navigati Paolo Benvegnù con “Orlando” e Andrea Chimenti con “Il canto di Aede”. Il cerchio azzurro si chiude a suon di folk con Pippo Pollina, alla sua seconda partecipazione con “Andarsene d’estate”, e il debuttante Eugenio in via di gioia con il suo “Chiodo fisso”.
L'"Animale" da web che succederà a Roberta Giallo, ultima strabiliante vincitrice in odor di Sanremo 2018, sarà dunque uomo o nuovamente donna? A noi l'ardua sentenza.