Si è svolto ieri, 27 gennaio, presso gli spazi di Villa Zito, a Palermo, il convegno intitolato “Una Passerella per la Vita: abbattiamo le Differenze” e curato da Lions Club Sicilia e Regione Siciliana, che ha visto, tra le altre, anche la partecipazione di una delegazione della Fisdir Sicilia (Federazione Italiana Sport Disabili Intellettivo Relazionali) per promuovere e promulgare la conoscenza sui temi di diversità ed inclusione sociale nello sport.

Palermo: abbattere le criticità per promuovere l'inclusione

Abbattere le differenze: questo il leitmotiv dell'incontro che ieri, 27 gennaio, a Palermo, ha visto la partecipazione di figure istituzionali ed educative per promuovere e sensibilizzare la conoscenza e l'approfondimento di temi quali l'inclusione e la cultura della diversità.

"L'antidoto per abbattere le differenze è la lettura - ha affermato Angelo Collura, Governatore Lions Club - Distretto 108 Yb Sicilia - perché solo attraverso i libri e la conoscenza, si può comprendere il mondo in quanto essi non hanno limiti di alcuna natura".

Il sapere e la formazione, in un clima di sussidiarietà tra istituzioni ed Enti territoriali, rappresentano i veri e soli motori propulsivi capaci di dar vita ad un cambiamento socio-culturale effettivo: una rivoluzione che, volta ad incrementale la conoscenza e la professionalità dell'individuo, può davvero abbattere tutte le barriere, siano esse fisiche che culturali.

"In Sicilia, ancora oggi - ha sottolineato il Governatore - la formazione regionale, strumento importante per abbattere differenze di natura sia economica che sociale, non ha raggiunto un livello idoneo in grado di garantire lavoro a chi segue i corsi professionalizzanti e questo rappresenta un limite".

"In Sicilia - ha proseguito il Governatore - il livello di disoccupazione è del 22% a fronte di una percentuale media europea del 6,7%: situazione inaccettabile, visto l'immenso tesoro architettonico e artistico, ma anche storico e paesaggistico che possiede questa Regione".

Palermo e lo sport paralimpico: insieme per abbattere le differenze ed essere liberi di scegliere

Lo sport, al pari della conoscenza, è un importante strumento di inclusione ed arricchimento multidisciplinare e polivalente e, in quanto aperto a tutti, rappresenta l'esempio più valido ed efficace per azzerare ogni differenza ed accogliere tutte le diversità.

Espressione massima di questo principio è lo sport paralimpico che, per antonomasia, valorizza e porta avanti le diversità nella disabilità riducendone il divario e alimentandone i talenti grazie anche a realtà federative come la Fisdir.

"L'inclusività nello sport per disabili affonda le sue origini nell'Inghilterra del secondo dopoguerra - ha spiegato Gaspare Ganci, formatore ed educatore Fisdir - e ha raggiunto la sua massima realizzazione negli anni '70 con l'introduzione di una legge che permetteva ai ragazzi disabili di essere introdotti nell'ambiente scolastico, in particolare all'interno del contesto classe".

Un'opportunità per molte persone che, negli anni '80, grazie alla professionalizzazione degli operatori, ha aperto alla disabilità sia il contesto scolastico che quello sportivo e che ha visto protagonisti alcuni atleti disabili durante le Olimpiadi.

"Oggi, grazie al Comitato Italiano Paralimpico e al suo presidente, Luca Pancalli - ha concluso Ganci - esistono tante realtà associative come la Fisdir e altre che permettono a giovani e ad adulti con disabilità, sia fisiche che intellettive, di poter svolgere tutte le attività sportive ed inclusive a 360°".