Nel libro "Rete Padrona" pubblicato nel 2015 dal giornalista e scrittore Federico Rampini si parla di quanto la rivoluzione digitale abbia cambiato lo scenario politico, economico, lavorativo, sociale e personale di tutti noi, definendo Facebook, Apple e Twitter 'i nuovi padron dell'universo' e mettendo in guardia da possibili manipolazioni di queste pervasive tecnologie. Ebbene, la settimana di marzo che ci introduce alla primavera 2018 potrebbe essere ricordata come un sorta di black week delle multinazionali tecnologiche, che sono incappate in gravi incidenti, alzando il velo davanti agli occhi delle istituzioni deputate a intervenire e forse degli utenti.

Iniziamo da ciò che è accaduto a Facebook, il cosiddetto caso Cambridge Analytica e il furto di 50 milioni di profili.

Facebook cala in Borsa e le autorità europee chiamano Zuckerberg

La Federal Trade Commission statunitense ha aperto un'inchiesta sulla possibile violazione di dati sensibili da parte di Facebook Inc. Cambiando alcune impostazione del social network, sarebbero stati forniti dati sensibili di 50 milioni di utenti alla società di consulenze Cambridge Analytica. Essa avrebbe così fornito dati sensibili ai sondaggisti di Donald Trump in occasione delle presidenziali 2016. Secondo la ricostruzione di alcuni autorevoli quotidiani statunitensi, come New York Times e Guardian, uno schema simile sarebbe stato applicato per il referendum sulla Brexit.

Nella giornata di ieri Facebook ha lasciato sul terreno il -7% a Wall Street, creando un effetto tsunami che ha coinvolto numerosi altri titoli tecnologici, primo su tutti Twitter, che oggi è calato del -9% in Borsa. Le autorità europee hanno già fatto sapere di voler convocare Mark Zuckerberg in persona, fondatore e Ceo della società.

Particolarmente pressante è la Commissione Britannica sulla Cultura e i Media Digitali, che ha chiesto di sentire in audizione Zuckerberg.

Settimana nera anche per Uber e la guida autonoma

La stessa richiesta è stata inoltrata dal presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Va detto che a maggio entra in vigore il regolamento europeo sulla protezione dei dati sensibili, noto come GDPR: Facebook avrebbe allora rischiato una multa pari al 4% del suo fatturato.

L'altro avvenimento di questa 'black week' riguarda Uber e i suoi test sulla guida autonoma, che hanno lasciato sul terreno un morto nelle strade dell'Arizona. Uber al momento ha sospeso tutti i test, mentre non ci sono sviluppi negativi per un'altro padrone assoluto della rete, quel Google Inc che ha fondato una società come la Waymo e una intera cittadina per compiere i test di guida autonoma con i massimi standard di sicurezza.