Dal 14 giugno 2018 sottoscrivere un nuovo contratto di telefonia o internet sarà sicuramente meno costoso. Almeno per circa 2 milioni e 600 mila famiglie italiane che si trovano, a causa della crisi che ha attanagliato il nostro Paese per anni, in condizioni di disagio economico. Questo è il risultato di una decisione del Consiglio dell'Agcom, l'autorità garante della concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni. Si è deciso, infatti, di estendere e ampliare la platea dei beneficiari delle agevolazioni.

Il requisito dell'Isee e cosa consente

Come accennato, le famiglie potenzialmente beneficiarie dell'agevolazione sono circa 2 milioni e 600 mila.

Per poter identificare questo target si è scelto, come in molti altri casi, di guardare al reddito del nucleo familiare fotografato dall'Isee. Di conseguenza, per poter beneficiare del bonus la famiglia del richiedente dovrà avere un reddito complessivo non superiore a 8.112,23 euro.

I nuclei familiari rientranti in questa categoria potranno beneficiare di un canone telefonico dimezzato. Viene confermato anche il tetto massimo applicato al canone telefonico che, stabilisce l'autorità, non potrà in nessun caso eccedere i 9 euro e 50 centesimi. Inoltre, i beneficiari avranno la possibilità, ogni mese, di usufruire di 30 minuti di telefonate completamente gratuite verso fissi e cellulari. D'altra parte, per poter accedere a questo bonus il contratto di abbonamento telefonico dovrà essere, necessariamente, sottoscritto con tim, l'operatore designato direttamente da Agcom per l'erogazione delle agevolazioni.

Le altre condizioni imposte dal Garante

Il requisito del valore Isee posto poco sopra gli 8 mila euro non è casuale. Infatti, esso è stabilito in base alle tabelle dell'Istat che fotografano i nuclei familiari con un reddito complessivo inferiore a tale importo come in condizione di povertà relativa. Questa consapevolezza spinge il Garante delle telecomunicazioni a sollecitare, se non proprio ad imporre, a Tim di proporre alle famiglie in tali condizioni delle particolari tariffe di tipo flat, anche solo per la connessione internet, che tengano conto delle agevolazioni e degli sconti applicati con questa nuova decisione.

L'obiettivo che si vuole raggiungere è quello di una maggiore inclusione sociale anche per queste famiglie. Per il Garante - nella società attuale - non si può prescindere dal possedere una connessione internet. Inoltre, la generalità dei provider e delle società di telecomunicazioni tende ad offrire alla propria clientela delle offerte congiunte telefono e dati, che non sarebbero alla portata dei beneficiari delle agevolazioni.

La decisione dell'Agcom ha ottenuto il plauso di molte associazioni a tutela dei consumatori che, da tempo, chiedevano un intervento del Garante proprio in questo senso. In particolare, l'Unione Nazionale dei Consumatori, per bocca del suo Presidente Massimiliano Dona, auspica che il passo successivo sia quello di unificare e rendere automatici tutti i bonus (elettricità, gas, acqua, telefonia e canone Rai) legandoli, ad esempio, ad un database dell'Inps, in modo tale che possa esserne garantita l'erogazione a tutti gli aventi diritto.