Le bollette spesso arrivano ai cittadini in ritardo, magari già scadute o a pochi giorni dalla data massima per il loro pagamento. Tali situazioni forse non accadranno più poiché l'Agcom ha già pronto un provvedimento davvero rivoluzionario: indicare sulle bollette la data effettiva di spedizione. Il compito sarà a carico degli operatori postali che dovranno apporre in busta la data nella quale è partita la spedizione. Tale novità è dedita ad evitare che avvengano nuovi contenziosi fra chi fornisce l'energia e i consumatori, che spesso fanno ricorso poiché costretti a pagare bollette arrivate in ritardo, che devono essere poi saldate con tanto di mora.

Una vera e propria ingiustizia che non poteva essere dimenticata dall'Autorità per le telecomunicazioni che, già qualche mese fa, aveva redatto un documento contenente le modalità tecniche prevista nella legge di Bilancio 2018.

Sulle bollette un etichetta con data di spedizione

La situazione attuale sulle bollette vede gli enti rimbalzarsi spesso le responsabilità. L'ente che fornisce l'energia in taluni casi sostiene di aver inviato le bollette in un tempo sufficientemente distante alla data di scadenza delle stesse, accusando dunque Poste Italiane del ritardo. Quest'ultima, dal canto suo, spesso fa difficoltà a difendersi. A breve gli operatori postali dovranno invece essere accorti nell'indicare la data di spedizioni così da palesare la loro posizione in caso di contenziosi.

Bisogna però ricordare che sarà sempre compito della società che fornisce l'energia spedire le bollette almeno 20 giorni prima della scadenza indicata all'interno della nota in busta. Su quest'ultima verrà poi attaccata un etichetta cartacea con la data effettiva della spedizione.

La proposta di Poste Italiane

Un provvedimento che ha 'fatto fuori' quello proposto da Poste Italiane.

Il colosso di spedizioni aveva infatti proposto una soluzione in merito solo alle fatture elettroniche, ricevendo il 'no' dell'Agcom. La risposta contraria deriva dal fatto che saranno solo 6 milioni le partite iva ad utilizzare la fatturazione elettronica, obbligatoria poi da gennaio 2019. Tutti coloro che, invece, ricevono le bollette cartacee sarebbero state 'fatte fuori' dalla proposta di Poste Italiane.

L'Agcom si è mostrata comunque disponibile a ricevere opinioni in merito alla novità proposta. Una volta passato il 25 settembre, secondo quanto riportato da Repubblica.it, la 'palla' passerà al ministero dello Sviluppo Economico che dovrà esaminare e rielaborare il provvedimento per attuarlo poi nei mesi a seguire,