Il Governo e il Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico non mollano. Per Luigi Di Maio e Giuseppe Conte il reddito di cittadinanza entrerà in vigore anche se, probabilmente, come per l'altra riforma cardine di questo esecutivo, la flat tax, sarà necessario predisporre un decreto ad hoc. Ma le certezze, all'interno della maggioranza M5S - Lega, non sono poi più così granitiche. Infatti, comincia a prevalere una certa consapevolezza delle oggettive difficoltà che si frappongono alla piena realizzazione di queste importanti riforme.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, avrebbe dichiarato al noto giornalista Bruno Vespa che il reddito di cittadinanza presenta notevoli "complicazioni attuative". Dichiarazioni che sono state pubblicate nell'ultimo libro del conduttore di Porta a Porta. Dichiarazioni che hanno fatto alterare, se non proprio arrabbiare Luigi di Maio e Giuseppe Conte.

Le dichiarazioni di Giorgetti

Per il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio l'obiettivo del reddito di cittadinanza dovrebbe essere quello di creare posti di lavoro. Se questo obiettivo primario non dovesse essere raggiunto, per Giorgetti il reddito di cittadinanza rimane un provvedimento fine a sé stesso.

E che per di più presenta delle oggettive complicazioni attuative.

Ad allargare ulteriormente il solco tra i partner di Governo Giorgetti, nel libro di Bruno Vespa, parla anche del ruolo dello Stato nella questione bancaria. Giorgetti afferma che la Costituzione italiana tutela il credito e il risparmio. Di conseguenza, lo Stato sarebbe tenuto a ricapitalizzare le banche italiane che ne avessero bisogno.

D'altra parte, questo per il Sottosegretario non significa assolutamente nazionalizzare le banche. Perché lo Stato dovrebbe uscire dalla compagine societaria non appena l'istituto di credito sia stato risanato. Tali dichiarazioni non possono certo far piacere ai grillini. Infatti, in passato Luigi Di Maio ha sempre sostenuto che non intende mettere più i soldi dei cittadini italiani nelle banche.

La risposta di Giuseppe Conte

Anche il Premier Giuseppe Conte, attualmente in visita di Stato in Tunisia, chiarisce che il reddito di cittadinanza entrerà pienamente in vigore l'anno prossimo. E il fatto che si sia atteso tanto per farlo, dipende essenzialmente dal fatto che il Governo vuole fare la riforma e la vuole fare bene. Anche perché non si tratterebbe di un problema di risorse, proprio perché le risorse, sia per il reddito di cittadinanza che per la riforma previdenziale ci sono.

Conte è poi tornato sul braccio di ferro con la Commissione europea sulla Manovra economica. E ha ribadito che nelle prossime settimane incontrerà il Presidente Juncker e gli fornirà tutte le spiegazioni necessarie ed utili per aiutarlo a comprendere che la Manovra economica è frutto di un lavoro serio e responsabile da parte di tutto l'esecutivo.

Conte ha voluto anche precisare meglio anche i contorni del suo ruolo di Presidente del Consiglio italiano. Ha infatti ribadito che è lui ad interloquire con le autorità europee ed è sempre lui a caratterizzare il tono dell'interlocuzione.