Reddito di Cittadinanza: un'autentica ossessione per il Movimento Cinque Stelle e per il ministro Di Maio. L'idea di fornire un sussidio ed un programma di formazione a quanti si ritrovano senza lavoro o non l'hanno mai avuto accompagna il pensiero grillino sin dall'alba della sua discesa in campo politico. Un dogma al quale non si intende rinunciare, anche a costo di andare contro l'Europa quando chiede di abbassare quel debito che diventa cruciale ai fini della possibilità dell'adozione della misura dedicata a milioni di italiani che non lavorano.

Adesso, però, è il momento in cui i cittadini aspettano di conoscere con dovizia di particolari come si potrà beneficiare di un sistema che esiste già in molti paesi d'Europa, tra cui la Germania.

Di Maio ribadisce le regole

Ospite di Piazza Pulita, programma di La 7, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha fatto il punto della situazione, annunciando che è stato dato mandato di stampare le prime cinque o sei milioni di tessere elettroniche del reddito. "Il più grande investimento sul capitale umano" (così lo ha definito il leader del M5S) rappresenta un vero e proprio accordo tra lo Stato ed il cittadino, considerato che prevederà onori e oneri. Ad esempio ha approfondito il discorso legato alla questione "lavoro proposto".

Il Paese sarà diviso in macroaree entro cui ciascun cittadino sarà collocato e da dove dovrà ricevere la proposta di lavoro. Durante il periodo del reddito di cittadinanza, inoltre, non ci si potrà sottrarre a costanti corsi di formazione e all'eventualità di essere a disposizione per nove ore settimanali del Comune di residenza per lavori di pubblica utilità.

La mancata accettazione di questi capisaldi comporterà la perdita automatica del diritto. L'obiettivo è formare persone qualificate da dare alle aziende in vista del turn over prodotto dal pensionamento anticipato di decine di migliaia di persone attraverso l'adozione di quota 100 per il sistema previdenziale.

Anche il professor Tridico parla di reddito di cittadinanza

Sempre a Piazza Pulita è stato ospite il professor Tridico che viene considerato l'ideologo del reddito di cittadinanza. Secondo quanto rivelato, chi ha una casa di proprietà è destinato a ricevere di base 480 o 500 euro come reddito di cittadinanza; chi invece è in affitto 780 euro. Entro dicembre arriverà un decreto che svelerà i parametri della misura. Il reddito, a quanto pare, non sarà eterno, ma durerà tre anni e dopo diciotto mesi sarà possibile valutare se ci sono i requisiti per proseguire con l'erogazione nel restante periodo.

Sotto il profilo della manovra finanziaria allo Stato occorrono nove miliardi (due arriveranno dal Rei) e il reddito di cittadinanza avrà un assegno che lieviterà in base al numero dei componenti della famiglia.

La cifra mensile sarà comunque calcolata su base familiare e non sulle singole persone. Per un nucleo familiare composto da un solo soggetto si prenderà considerazione l'idea di limite Isee di 9360 euro (cifra destinata a lievitare se ci sono coniugi, figli o soggetti a carico e che viene definito Isee di partenza).

Inoltre chi, ad esempio, avesse compensi annuali inferiori all'Isee descritto riceverebbe la differenza per arrivare a quel reddito annuale che, per l'appunto, viene considerato di cittadinanza.