Claudio Borghi accusa Giuseppe Conte di aver voluto fino a poche ore fa svendere l’Italia alla troika chiedendo di attivare il Mes (il Meccanismo europeo di stabilità o Fondo Salva Stati). Un attacco certo non inedito, quello del deputato della Lega, il quale da sempre punta il dito contro il governo guidato da Conte, colpevole di non voler perseguire la necessaria, a suo dire, sovranità monetaria e di essere servo della Ue.
La nuova occasione per Borghi di attaccare il Premier arriva insieme alla notizia che la Banca centrale europea ha deciso di utilizzare 750 miliardi di titoli da acquistare sul mercato per contrastare i nefasti effetti dell’emergenza economica derivante dal diffondersi del Coronavirus.
Un 'nuovo' quantitative easing alla Mario Draghi, tanto per capirsi, che fa esultare l’inquilino di Palazzo Chigi e induce, invece, il leghista ad accusarlo di aver voluto fino a ieri consegnare il Paese a chi vorrebbe spolparlo.
Lagarde annuncia un nuovo quantitative easing: ‘Non ci sono limiti a impegno Bce per euro’
La notizia che, come detto, rende felice Giuseppe Conte e scatena la polemica di Claudio Borghi, arriva nella tarda serata di mercoledì 18 marzo. La Bce, infatti, annuncia di voler mettere in campo un nuovo quantitative easing da 750 miliardi di euro di titoli da acquistare sul mercato. Lo scopo dichiarato è quello di ridurre gli effetti economici negativi provocati dall’emergenza coronavirus.
A convincere, o a costringere, la Presidente Christine Lagarde a questa decisione sono stati, molto probabilmente, il crollo delle Borse europee e l’innalzamento degli spread. Solo pochi giorni prima, la numero uno della Bce aveva lei stessa innescato una reazione a catena di perdite finanziarie negando di voler intervenire proprio per abbassare gli spread.
Ora, invece, la banchiera francese dichiara che “non ci sono limiti all’impegno della Bce per l’euro”.
L’Europa batte un colpo! Forte, sonoro, adeguato alla gravità dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando e dello shock economico che ne consegue. Bene la BCE https://t.co/ScLL5gmsUP
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) March 18, 2020
La reazione di Giuseppe Conte che fa infuriare Borghi: ‘Bene la Bce’
Il dietrofront compiuto da Christine Lagarde, passata nel giro di poche ore dal “non è compito della Bce abbassare gli spread” a un nuovo “whatever it takes” per l’Europa di draghiana memoria, ha letteralmente messo le ali ai piedi al Presidente del Consiglio italiano.
Poco prima della mezzanotte di mercoledì, infatti, Giuseppe Conte pubblica un tweet sul suo profilo ufficiale. “L’Europa batte un colpo! - esulta il Premier - forte, sonoro, adeguato alla gravità dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando e dello shock economico che ne consegue. Bene la Bce”, conclude.
Ragazzi, vittoria!
Vista la situazione più grave del previsto il nostro premier non ha fatto tempo a svenderci. Come da me chiesto interviene direttamente la BCE https://t.co/ndSx1RYwuI
MA...
questi insistono a non fissare un target. Inefficiente e ingenuo. Per ora però no MES
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) March 18, 2020
Claudio Borghi scatenato su Twitter: ‘Il nostro Premier non ha fatto in tempo a svenderci’
L’esultanza di Conte, però, non va per nulla a genio a Claudio Borghi.
Il deputato leghista si lancia in una serie di cinguettii per nulla amichevoli nei confronti del Premier. “Vista la situazione più grave del previsto, il nostro Premier non ha fatto in tempo a svenderci. Come da me chiesto interviene direttamente la Bce”, scrive in un primo messaggio.
Certo non grazie a te che hai provato fino all'ultimo a regalare il paese alla troika chiedendo di attivare il MES.
La prossima volta ti risulterà un po' più difficile spiegare che il MES serve a qualcosa quando c'è una banca Centrale.
Adesso liquidarlo immediatamente!
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) March 19, 2020
“Certo non grazie a te che hai provato fino all'ultimo a regalare il Paese alla troika chiedendo di attivare il Mes - aggiunge in un altro tweet - la prossima volta ti risulterà un po’ più difficile spiegare che il Mes serve a qualcosa quando c'è una banca centrale.
Adesso liquidarlo immediatamente”. E ancora: “Ci sono voluti 4000 morti (di cui 3000 italiani) per ammettere che: 1) Lo spread dipende dalla Bce 2) Il Mes era solo un’arma di ricatto 3) Il deficit si può fare basta volerlo 4) La dimensione del debito non conta 5) 20 anni di tagli servivano solo alle politiche Ue. Criminali”.
Ci sono voluti 4000 morti (di cui 3000 italiani) per ammettere che:
1) Lo spread dipende dalla BCE
2) Il MES era solo un'arma di ricatto
3) Il deficit si può fare basta volerlo
4) La dimensione del debito non conta
5) 20 anni di tagli servivano solo alle politiche UE
Criminali
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) March 19, 2020