Prosegue l'escalation fra Madrid e Barcellona, la cui diatriba entra in una nuova fase. Stamane, il presidente catalano - nella seconda missiva spedita al premier Mariano Rajoy -, ha fatto sapere che se si procederà con l'applicazione dell'articolo 155 (che presuppone la destituzione di Puigdemont e la sospensione dell'autonomia della catalogna) chiederà al Parlamento della Generalitat di votare per l'indipendenza.

Immediata la risposta di Mariano Rajoy che - sebbene impegnato al vertice di Bruxelles - ha indetto il consiglio straordinario dei ministri per la giornata di sabato, in seguito al quale sarà avviata la procedura per applicare l'articolo 155 - i cui tempi di approvazione al Senato possono variare da una a due settimane - e che sospenderà l'autonomia catalana e, probabilmente, procederà con una dichiarazione unilaterale d'indipendenza.

Senza dialogo sarà proclamata indipendenza

Nella lettera inviata a Rajoy, dai contenuti e dai toni piuttosto duri, il presidente catalano Puigdemont ha dichiarato che se il governo di Madrid continua a rifiutare e a reprimere ogni sorta di dialogo, si procederà con l'effettiva proclamazione dell'indipendenza che non è stata votata il 10 ottobre.

Un ennesimo tentativo, questo di Puigdemont, che contiene in sé un appello: il tempo per dialogare non è ancora scaduto.

Falliti i tentativi di mediazione

Il premier Rajoy, insieme al socialista Pedro Sanchez, aveva "consigliato" al presidente catalano di convocare nuove elezioni e, in cambio, il governo madrileno avrebbe deposto le armi, non applicando l'articolo 155.

Il successivo arresto dei Jordis, Sanchez e Cuixart e la reale possibilità che l'Anc e l'Omnium (le due organizzazioni civiche dell'indipendentismo) siano considerate illegali dai giudici ha completamente modificato lo scenario politico spagnolo, peggiorando maggiormente una situazione già vistosamente tesa. Infatti, i Mossos hanno provveduto a rafforzare la scorta al presidente Puigdemont.

Consiglio dei ministri

Il consiglio straordinario dei ministri - indetto dal premier Rajoy per la giornata di sabato - approverà l'applicazione dell'articolo 155 per garantire la sicurezza generale di tutti i cittadini spagnoli, tutelare i loro interessi e ristabilire l'ordine costituzionale in Catalogna.

Perquisizioni della Guardia Civil

In questo clima ancora troppo rovente, la Guardia Civil sta procedendo con le perquisizioni negli uffici dei Mossos d'Esquadra per sequestrare alcune registrazioni concernenti comunicazioni che sono avvenute prima, durante e dopo le elezioni del referendum del 1 ottobre scorso.