Potrebbero presto giungere importanti novità in merito a pensioni lavoratori precoci e previdenza: nella giornata di lunedì infatti ha preso ufficialmente il via il ciclo di audizioni congiunto presso le Commissioni Lavoro di Camera e Senato (presiedute rispettivamente da Cesare Damiano e Maurizio Sacconi) chiamate a giudicare le proposte di riassetto di pensione anticipata, prepensionamento e previdenza. Il primo ad essere ascoltato è stato Tito Boeri, noto economista e neo presidente Inps, che nel corso del proprio intervento ha esternato il proprio appoggio al governo Renzi, al quale 'provvederò - ha dichiarato Boeri - a trasmettere al più presto le misure di riassetto dell'INPS che ritengo assolutamente prioritarie'.

Come già sottolineato nel corso di precedenti contributi, il meccanismo di funzionamento dell'ente previdenziale, lento e farraginoso, ha costituito uno degli ostacoli più importanti nell'ottica di realizzazione di un percorso di riforma condiviso tra Esecutivo e INPS stesso, che avendo in mano dati, numeri e cifre può fornire un grande contributo anche da un punto di vista prettamente 'politico'. Nessuna proposta di legge o ipotesi può infatti stare in piedi senza il supporto di un adeguato quantitativo di dati, ecco che la disponibilità esternata da Boeri nel trasmettere ogni tipo di materiale con la massima urgenza non può che essere giudicata positivamente. In ottica riforma, Boeri si è più volte detto contrario alla Legge Fornero, con l'iter di riforma suggerito dal professore della Bocconi di Milano che potrebbe dunque prevedere delle mosse totalmente 'contrarie'; inutile dire quanto sarebbe utile in ottica Pensioni lavoratori precoci una manovra che preveda delle deroghe alla Legge Fornero e ai requisiti di accesso a pensione anticipata e prepensionamento ivi contenuti.



Pensioni lavoratori precoci e Legge Fornero, Damiano e Boeri: finalmente il primo passo ma la strada è lunga - Nomina Boeri non è a rischio

'So bene che il parere delle Commissioni della Camera e del Senato è solo consultivo. Ma per il rispetto profondo che ho per il Parlamento, nel caso in cui le Commissioni di Camera e Senato dovessero esprimere parere negativo sulla mia nomina ritirerò la mia disponibilità': questo le incipit dell'intervento di Tito Boeri, al quale però il membro PD Maria Luisa Gnecchi ha tenuto a precisare che 'non dovrebbero esserci problemi'. Non appena la nomina di Boeri alla guida dell'INPS sarà ufficializzata prenderà dunque il via il suo progetto di riforma, un iter finalizzato alla 'ricostituzione del sistema di governance' dello stesso INPS. Dopo di che Boeri provvederà a formulare la propria proposta di riassetto del sistema previdenziale, un iter in deroga alla Legge Fornero che potrebbe rivelarsi estremamente positivo in ottica pensioni lavoratori precoci.



L'economista designato da Renzi per guidare l'ente pensionistico poco prima di Natale si dice da sempre favorevole ad una manovra che incrementi il livello di flessibilità in uscita concedendo ai lavoratori maggior margini di scelta su quando abbandonare l'impiego. Lo stesso pensiero espresso a più riprese anche dall'ex commissario INPS Tiziano Treu il cui mandato però si è rivelato troppo breve per poter offrire un contributo concreto al governo. Non è escluso che Boeri dia il proprio appoggio al ddl Damiano - uno dei pochi ad essersi interessato in passato al caso pensioni lavoratori precoci - che propone la Quota 100 da una parte e un'uscita fissata a 42 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica dall'altra, misura quest'ultima che se approvata sbloccherebbe la situazione di parecchi lavoratori precoci. Seguiremo gli sviluppi futuri, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.