L'ex Ministro Cesare Damiano torna alla carica con la quota 100 e ribadisce la propria proposta di flessibilizzazione dell'accesso alle pensione con l'obiettivo di arrivare ad una soluzione strutturale per i tanti lavoratori disagiati che sono rimasti incastrati nella rigidità della legge Fornero. Damiano non nasconde nelle proprie dichiarazioni un velo di polemica nei confronti dell'esecutivo, visto che è ormai da tempo che prosegue il pressing a favore dei pensionandi: "caro Renzi, quota 100 applichiamola alle Pensioni e non ai capilista della nuova legge elettorale" ha affermato negli scorsi giorni, spiegando che la misura deve essere portata avanti "per fare uscire dal lavoro chi ha 60 anni di età e 40 di contributi".

È chiaro che il sistema delle quote avrebbe il grande pregio di slegarsi da tagliole e da vincoli di stampo anagrafico, perché i lavoratori potrebbero ottenere la quiescenza attraverso la semplice sommatoria di età e anni di versamenti. Ad esempio, si potrebbe entrare nel welfare dell'Inps con 58 anni di età e 42 anni di contribuzione. Sono in molti i lavoratori che si sono già espressi in favore di un simile provvedimento, anche se si dovrebbe ricorrere al ricalcolo contributivo per una parte importante della propria rendita.

Pensioni opzione donna, tutto fermo: si cerca un accordo tra Mef e Inps?

Nel frattempo resta ancora tutto fermo sulla situazione delle domande presentate all'Inps dalle lavoratrici che desiderano esercitare il proprio diritto all'opzione donna anche nel 2015.

L'istituto di previdenza aveva dato inizialmente per conclusa questa possibilità con la fine del 2014, attraverso un'apposita circolare che interpretava in modo restrittivo il provvedimento. Ma in seguito alle proteste delle lavoratrici ha deciso di proseguire nell'accettazione delle domande, che vengono regolarmente protocollate.

Per capire quale sarà il loro esito bisogna però attendere il parere definitivo dell'esecutivo. Secondo le indiscrezioni circolate sulla stampa all'inizio dell'anno, i tecnici avrebbero espresso delle perplessità sulla possibilità di reperire le coperture necessarie, pertanto la situazione è finita direttamente sul tavolo del Ministro dell'economia Padoan.

Come già accennato, la discussione proseguirà tra Mef e Inps, anche se non sembra che possano esserci ulteriori novità nel breve termine.

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