E' uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi giorni: che fine farà il 'tesoretto' ammontante a un miliardo e seicento milioni che il governo Renzi è riuscito a ricavare nel Def (Documento di economia e finanza) grazie soprattutto al migliore andamento del Prodotto Interno Lordo del nostro Paese. In molti se lo stanno chiedendo e, secondo quanto riportato dal quotidiano 'Il Messaggero', sembra che il Presidente del Consiglio abbia tutta l'intenzione di destinare parte di queste risorse al disegno di legge 'La Buona Scuola', nonchè al sostegno dell'Asdi, la nuova assicurazione contro la disoccupazione.

Vediamo in dettaglio quali potrebbero essere i futuri ed immediati programmi dell'esecutivo Renzi.

Scuola, parte del 'tesoretto' Def per gli insegnanti precari di seconda e terza fascia? 

E' il responsabile economico del Partito Democratico, Filippo Taddei a indicare quelle che dovrebbero essere le priorità del governo ovvero il 'contrasto alla povertà e la Scuola'. In particolar modo, per quanto riguarda il settore dell'istruzione, Renzi vorrebbe ampliare la disponibilità dei fondi già stanziati per le prossime assunzioni previste per settembre 2015, allargando la 'platea' anche ai docenti precari di seconda e terza fascia che, al momento, risultano esclusi dalla stabilizzazione.

Asdi, parte del 'tesoretto' Def a sostegno dei disoccupati over 55 vicini alla pensione?

L'altro punto cruciale su cui vorrebbe lavorare l'esecutivo Renzi è rappresentato dal rafforzamento dell'Asdi: un assegno di circa 500 euro mensili da erogare a tutti quei lavoratori disoccupati che si trovano in una situazione di grave indigenza.

In particolar modo, si starebbe studiando come aiutare tutti quei over 55 che si trovano vicini alla pensione e con un Isee molto basso (magari anche con figli a carico). Per ora l'Asdi, operativa dal prossimo primo maggio, verrà finanziata con i 200 milioni derivanti dal decreto Jobs Act, ma si tratta di fondi che sarebbero in grado di 'sostenere' solo una platea massima di 60mila disoccupati. Si tratta di un argomento che verrà approfondito nei prossimi giorni dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e lo stesso Presidente del Consiglio.