Si prospetta un'intensa settimana in Parlamento sul tema della riforma previdenziale. "Il dialogo su questi temi è possibile. Il confronto deve proseguire in particolare sulla flessibilità in uscita e per chiudere il capitolo degli esodati" spiega il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che si è prodigato molto sul tema dei meccanismi di flessibilizzazione nell'accesso all'Inps. "Abbiamo depositato diverse proposte di legge" conferma, indicando la pensione anticipata con quota 97 come una delle migliori misure possibili: "tra queste c'è quella che prevede l'anticipo della pensione dai sessantadue anni di età con trentacinque di contribuzione e un massimo di penalizzazione dell'8%, oppure con 41 anni di contributi" per i lavoratori precoci.
Ora si tratta di lavorare per fare in modo che queste premesse possano realizzarsi, visto che la strada è apparsa nelle ultime settimane tutt'altro che in discesa, mentre un consenso politico sufficientemente vasto sul tema della flessibilità pensionistica sembra essere ancora piuttosto lontano dal realizzarsi.
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Stante la situazione, la discussione presso la Camera dei Deputati inizierà nuovamente il prossimo mercoledì 24 giugno presso la Commissione lavoro, che si occuperà di esaminare i diversi Dl presenti sul tavolo per riformare i meccanismi di accesso all'Inps. Oltre al sistema delle quote e all'uscita per i precoci, si discuterà anche di una flessibilizzazione utile per coloro che si trovano ad assistere un familiare disabile.
Vi è poi la questione del meccanismo di pensionamento suggerito dal Presidente dell'Inps Tito Boeri, attraverso un'estensione agli uomini della cosiddetta "opzione donna". In questo caso, si tratterebbe però di far digerire ai lavoratori un ricalcolo interamente contributivo della mensilità erogata. Una soluzione che è apparsa troppo penalizzante non solo ai sindacati, ma anche alla stessa Commissione lavoro, perché vi è il rischio che lo Stato eroghi Pensioni troppo basse, con la conseguenza che poi risultino necessari nuovi esborsi a livello di welfare per garantire la sussistenza dei neo pensionati.
Sopra ogni aspetto però, vi è da sottolineare che si dovrà cercare la quadra sui conti pubblici, visti gli altolà arrivati da Inps e Bce nella scorsa settimana.
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