"La riforma Fornero è stata talmente tanto virtuosa da portare l'Italia nei prossimi anni ad essere l'unico Paese europeo con i conti (rapporto tra Pil e spesa pensionistica) in attivo. Ma a quale costo? Al costo di avere gli edili sulle impalcature fino a 67 anni, senza distinzione rispetto a lavori meno pesanti". Sono le affermazioni fatte dalla sindacalista Cgil Vera Lamonica durante un'intervista rilasciata per un giornalista del quotidiano La Repubblica, al riguardo dell'attuale situazione che caratterizza la previdenza in Italia, con particolare riferimento al blocco che molti lavoratori in età avanzata stanno vivendo nel mancato accesso alla pensione Inps.

Un contesto che la stessa rappresentante dei lavoratori non ha esitato a definire come "una mostruosità, che fa a pugni con il mercato del lavoro".

Sindacati chiedono di intervenire con la flessibilità nelle pensioni attraverso una piattaforma: si prepara incontro con Governo Renzi

Di parere molto simile sono anche gli altri sindacati, ovvero Cisl e Uil, che da tempo chiedono all'esecutivo di aprire ad una piattaforma unificata per la discussione del problema relativo alla rigidità nell'accesso al pensionamento, verificatasi con l'approvazione della legge Fornero. Da questi presupposti partiranno le richieste di apertura alla flessibilità Inps delle parti sociali indirizzate al Governo Renzi, durante l'atteso incontro di oggi alle ore 11.00 con il Ministro del lavoro Giuliano Poletti.

La vicenda dei mancati pensionamenti si protrae ormai dal 2011 e richiede l'adozione di una misura strutturale, visto che le sanatorie estemporanee che si sono susseguite fino ad ora sono riuscite a tutelare solo una parte della platea dei lavoratori e dei disoccupati che vivono una situazione di disagio. I sindacati chiedono misure di flessibilità che possano superare in modo definitivo il problema diretto dei mancati pensionamenti e quello indiretto della disoccupazione giovanile verificatasi con lo stop al turn over.

Fondi pensione e bonus Inps: ecco gli altri punti caldi del dossier sulla previdenza

Stante la situazione, bisogna ricordare come quello della flessibilità previdenziale non sia l'unico nodo riguardante la gestione della previdenza: nell'incontro di oggi si discuterà del bonus Inps deciso dal Governo in seguito alla sentenza numero 70/2015, così come del problema relativo allo sviluppo del mercato riguardante i fondi pensione.

"Il Ministro Poletti ha ribadito il contributo che i fondi pensione possono offrire, tuttavia le scelte finora operate dal Governo non sembrano coerenti con le finalità dichiarate" spiega la Cisl attraverso le parole del Segretario confederale Maurizio Petriccioli, evidenziando che "con la legge di stabilità è stata aumentata l'imposta sostitutiva sui rendimenti dei fondi pensione, finendo per considerarli alla stregua di altri strumenti del risparmio gestito". Per questi motivi, al centro della discussione di oggi ci potrà essere anche il tema del secondo pilastro previdenziale, visto che "il Governo deve fare la sua parte per costruire insieme un progetto di rilancio del settore".

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