La procedura relativa al piano straordinario del Miur per le assunzioni relative all'anno scolastico 2015/6 è ufficialmente partita ieri con la disponibilità su Istanze Online del form relativo alla domanda da inviare per la propria candidatura ad una cattedra.
Per la verità, i dubbi legati al cosiddetto organico del potenziamento sono diversi: per esempio, quale sarà l'attività svolta dai 55.258 docenti precari(compreso il sostegno) che verranno assunti entro la metà del mese di novembre, con il completamento della Fase C?
Scuola e assunzioni: la contraddizione del POF
C'è una contraddizione di base che subito salta agli occhi e che dimostra, ancora una volta, come questa riforma presenti aspetti decisamente poco chiari.
Entro il mese di ottobre, le scuole si dovranno occupare della redazione del piano dell'offerta formativa di durata triennale (POF): al suo interno, dovrà essere indicato quello che rappresenta il 'fabbisogno docenti', sia per quanto riguarda i posti comuni, sia per il sostegno.
Il problema nasce dal fatto che la legge N. 107/2015, pur riconoscendo, in teoria, la necessità di coprire i posti riguardanti il potenziamento dell'offerta formativa a partire dal prossimo anno scolastico, in pratica, tutto ciò non potrà realizzarsi in quanto la stessa riforma scolastica indica che i posti del potenziamento indicati dal POF entro il mese di ottobre, saranno quelli previsti per il 2016/7.
Assunzioni organico di potenziamento: a cosa serviranno?
E' quantomai improprio, dunque, parlare di organico di potenziamento in funzione già da novembre 2015 perchè tutto ciò viene smentito dalla stessa legge e rinviato al prossimo anno. E allora ci si chiede: a cosa serviranno gli oltre 55.000 docenti che saranno a disposizione delle scuole già dal mese di novembre se, in realtà, non potranno avere una cattedra tutta loro?
Perchè, allora, il sottosegretario Faraone ha parlato di docenti che costituiranno l'organico del potenziamento?
Possiamo presupporre che, in realtà, questi docenti che verranno assunti saranno costretti a saltare di qui e di là, andando a riempire i buchi che verranno segnalati dalle scuole, senza però avere la possibilità di svolgere una vera e propria attività didattica continuativa.
Di conseguenza, possiamo anche immaginare che anche il loro orario di lavoro sarà incerto e spezzettato: ci si chiede a che pro si sia organizzato un piano assunzioni straordinario se poi la legge stessa impedisce a questi docenti di poter iniziare, nel vero senso della parola, la loro carriera scolastica in coincidenza della loro immissione in ruolo.