Una delle principali accuse mosse dal personale scolastico nei confronti del governoRenzi in merito alla legge 107 è indubbiamente quella di aver approvato una legge palesemente scritta da chi ha dimostrato ampiamente di non conoscere affatto i problemi della Scuola: ecco perchè si sta alzando sempre di più l'allarme per la veniente 'distruzione della scuola pubblica' attraverso una riforma 'fatta con i piedi' per usare le parole dell'illustre magistrato Ferdinando Imposimato.

Il governo non ha prestato ascolto alle richieste dei docenti, continuando a fare di testa propria: i primi risultati, purtroppo imbarazzanti, si sono già cominciati a vedere con i 'pasticci' del piano straordinario per le assunzioni.

Revisione cdc: A23, facilitatori e mediatori linguistici esclusi dal concorso 2016?

Come sappiamo, parallelamente alla riforma scolastica, il Miur ha provveduto alla revisione delle classi di concorso, di cui il Consiglio dei Ministri dello scorso 31 luglio 2015 ne ha approvato in prima lettura il regolamento. A questo proposito, è intervenuta la senatrice di Sinistra, Ecologia e Libertà, Alessia Petraglia, che ha presentato un'interrogazione parlamentare riguardante i requisiti d'accesso per la nuova classe di concorso A23 ovvero 'Lingua italiana per discenti di lingua straniera'. Anche se tali requisiti sono stati solamente pubblicati in bozza e dovranno essere confermati dal Ministero dell'Istruzione, c'è il rischio, secondo l'onorevole Petraglia, che tutti coloro che hanno svolto servizio in qualità di facilitatori linguistici e mediatori linguistico-culturale non potranno accedere alla nuova cdc e, di conseguenza, non potranno presentarsi in qualità di candidati al concorso 2016.

Per tale ragione, viene chiesto al Miur il riconoscimento dell'abilitazione per queste due figure professionistiche che hanno svolto un compito importante di accoglienza degli studenti stranieri nelle scuole.

News scuola e revisione classi di concorso: perchè non è stato chiesto il parere dei docenti?

Sempre rimanendo in tema di revisione delle classi di concorso, l'esponente Sel si chiede come mai non sia stato incluso, in fase di regolamentazione, il parere del nuovo Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.

Riconoscendo tuttavia la necessità della revisione delle cdc, desta preoccupazione il fatto che, ancora una volta, il tutto si è svolto all'interno delle sale del Palazzo, senza aver predisposto un confronto con la scuola 'reale': non è difficile immaginare che le nuove cdc riguarderanno i nuovi assunti nonchè la fase di mobilità. Perchè, anche questa volta, si è deciso di non interpellare gli insegnanti?