Il Presidente Onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato è intervenuto in un incontro pubblico sulla Scuola, organizzato a Roma dal Movimento Cinque Stelle. L'intervento del magistrato ha riguardato soprattutto il tema del finanziamento privato alla scuola pubblica e i principi di incostituzionalità presenti nella riforma scolastica voluta dal governo Renzi. 'Io appartenevo ad una famiglia povera e proprio grazie alla scuola pubblica sono riuscito a diventare quel poco che sono.' ha esordito così Imposimato 'Vogliono distruggerla e lo hanno fatto con una legge scritta con i piedi, incomprensibile e che soprattutto non rispetta la sentenza della Corte Costituzionale di Strasburgo.'
Imposimato: 'Il merito è una vergogna che è stata fatta apposta'
Il politico e avvocato italiano ha denunciato la vergogna del 'merito': 'Hanno agito al fine di togliere alla scuola pubblica quella libertà e quella indipendenza prevista dall'articolo 33 della Costituzione.
Hanno previsto un comitato scolastico nel quale si prevede un rappresentante degli studenti, uno dei docenti, un esterno, i quali devono decidere il 'merito', ma questo va contro l'articolo 97 della Costituzione che prevede che il buon andamento e l'imparzialità sono previste per legge non in base all'arbitrio dei docenti, dei presidi. Il bello è che molti presidi si sono definiti contrari, hanno detto di no, perchè non vogliamo essere sottoposti a pressioni di amici, parenti...etc...Questa è una vergogna che è stata fatta apposta.'
Scuola pubblica, Imposimato: 'Le scuole dei poveri sono le più intelligenti'
'Hanno fatto una legislazione truccata, perchè vogliono finanziare la scuola privata...No, tu le risorse le devi dare solo alla scuola pubblica perchè lo dice l'articolo 33 della Costituzione: invece loro hanno previsto dei benefici per coloro che finanziano la scuola.
Si, ma quale scuola? Se io mi trovo a Roma in un quartiere disastrato, non ci potranno essere finanziamenti a favore di queste scuole. Chi penserà a finanziare queste strutture? Nessuno, perchè non ci sono ricchi! Allora ci saranno i quartieri privilegiati, come per esempio il Parioli, in cui i 'signorotti locali' daranno i benefici alle scuole dei ricchi; invece, le scuole più intelligenti sono quelle dei poveri, perchè proprio i poveri sono abituati al disagio, alle difficoltà e sono spinti ad acuire la loro intelligenza per migliorare il proprio stato.
Pertanto, come diceva Calamandrei, noi dobbiamo difendere la scuola pubblica, perchè è un organo della democrazia, un organo costituzionale, più della magistratura, più del Parlamento, perchè la scuola serve a preparare i giovani ad alimentare lo stato, ad alimentare il governo e il Parlamento, però alimentandoli nella coscienza, nella consapevolezza di quello che devono fare.
Referendum scuola: 'Sì, ma l'anno prossimo perchè vogliamo vincere'
Ferdinando Imposimato conclude con una chiara esortazione: 'Loro vogliono tenerci nell'ignoranza ed ecco perchè bisogna fare delle battaglie, sia eccedendo l'incostituzionalità di alcune disposizioni di questa legge, sia facendo il referendum: però l'anno prossimo, perchè i referendum si fanno per vincere non per fare delle sparate e senza consultare i professori. Noi vogliamo vincere'.