Sette euro in più al mese netti per il 2016 in base ai duecento milioni stanziati dal governo nella legge di stabilità 2016 per gli aumenti di stipendi del pubblico impiego: gli insegnanti parlano di solenne presa in giro di fronte all'ennesimo rinvio di rinnovo di contratto, almeno fino al 2016. E mentre in Italia si continua a discutere di Buona (o cattiva) Scuola, di buste paga congelate e di bonus da 500 euro in stile consolazione e rifiutati dai più, nel resto d'Europa il lavoro dei docenti viene sempre più valorizzato, a giudicare dall'ultimo rapporto annuale di Eurydice relativo al 2014/2015.

I risultati sono evidenti e parlano da soli. Il network dell'Unione Europea che si occupa del monitoraggio del sistema educativo europeo ha evidenziato come, nella maggior parte dei paesi del nostro continente, si siano registrati degli aumenti salariali a favore degli insegnanti.

Stipendi docenti: in Europa aumenti per adeguamento costo della vita e riforme

L'aspetto più interessante riguardante questi innalzamenti di stipendi è che questi rialzi sono stati giustificati proprio da riforme salariali e da provvedimenti legati all'adeguamento del costo della vita.

In pratica, la nuova tendenza ha invertito la rotta rispetto agli ultimi anni caratterizzati dalla crisi economica, facendo sì che finalmente si andasse incontro alle esigenze economiche dei lavoratori.

E' il caso di Islanda, Slovacchia e Croazia dove sono state approvate riforme riguardanti il sistema di retribuzione, al contrario del nostro Paese dove la legge 107 non ha tenuto conto di questi aspetti, eccetto, se vogliamo, al capitolo riguardante la valutazione dei docenti: i premi, però, in questo caso saranno riservati solo a pochi.

Scuola, aumenti di stipendi docenti: solo in sei Stati i salari sono ancora congelati, tra cui l'Italia

In Spagna sono stati ripristinati i supplementi che erano stati ridotti o addirittura eliminati negli negli anni passati. In diversi Paesi, si sono registrati aumenti più o meno sostanziali, tra cui possiamo citare Malta, Romania, Repubblica Ceca e Lussemburgo dove si è assistito ad un rialzo generale degli stipendi del comparto pubblico.

Sono rimasti solo sei paesi in tutta Europa ad insistere nel congelamento dei salari: per l'esattezza si tratta di Cipro, della Lituania, guarda caso della Grecia, nonchè della Slovenia e del Liechtenstein. Ne abbiamo dimenticato uno, ma i lettori avranno già capito che, purtroppo, si tratta proprio dell'Italia.