L'assegno di disoccupazione residuale, altrimenti e semplicemente chiamato Asdi, contemplato nel dl 22/2015 in base alle norme dettate dal Jobs Act, è finalmente realtà.Infatti è stato pubblicato il 18/01/2016 sulla Gazzetta Ufficiale. Le nuove modalità di erogazione del sostegno al reddito prevedono che il contributi spetterà ai lavoratoriche hanno beneficiato nel 2015della Naspi,a condizione di essere disoccupato.Vediamo nel dettaglio chi e come potrà godere dell'assegno residuale.

Come beneficiare dell'assegno di disoccupazione, over 55 privilegiati

Saranno innanzitutto privilegiati coloro che hanno nel proprio nucleo familiare almenoun minoree i lavoratori che abbiano compiuto i 55 annie“non abbiano maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato”. Altra condizione necessaria è quella di trovarsi in una condizione di indigenza economica grave (che però deve essere certificata da attestazione Isee) ed il cui reddito sia pari o inferiore a 5mila euro. L'importo dell'assegno sarà del 75% dell'ultimaindennità Naspi, tradotto in cifre vuol dire che non si potranno superare i448,07 euroal mese, incrementato, però, in base al nucleo familiare del destinatario del beneficio e dei figli a carico.

Per esempio per due figli a carico la misura dell'assegno mensile sarà incrementata di 116,6 euro. L'Asdi potrà attestarsi, comunque di poco sopra i600 euro al mese, bene che vada (con 4 o più figli) .L'Asdi ha solo lo scopo ditutelare le famiglie con redditi bassi

La corresponsione dell'assegno verrà associata e soprattutto vincolata alla ricerca attiva di lavoro, alla partecipazione alle attività di orientamento e formazione, predisposte dall'ufficio per l'impiego territoriale.Iniziative rese obbligatorie, pena la decadenza del beneficio.

Beneficio che potrà essere mantenuto nel caso di un reimpiego con un reddito annuale non superiore a8.000 annui, a4.800 annui se autonomo. L'Asdi avrà una durata massima di sei mesi. La domanda andrà presentata in via telematica all'Inps che lo erogherà in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.

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