Non appena di parla di ritardi e di governo che tende a procrastinare, ecco che puntualmente il Miur esce dal proprio guscio. Avevamo parlato, infatti, di ritardi per quanto riguarda il concorso per dirigenti scolastici e il ministro Stefania Giannini, così,ha voluto rompere il silenzio, annunciando, per il prossimo autunno, l'uscita del bando per la selezione dei presidi: mille posti da coprire fino al 2020. E se in tre anni il governo 'curerà la supplentite' dei docenti, altrettanto farà con il fenomeno delle reggenze, con un solo dirigente scolastico che attualmente si ritrova costretto a dover gestire due, tre, talvolta anche quattro istituti.

Ultime news scuola, mercoledì 15 giugno 2016: concorso dirigenti scolastici in autunno

'La Buona Scuola ha assegnato nuovi poteri ai presidi ma soprattutto nuove responsabilità - ha dichiarato il ministro Giannini - ecco perchè è necessaria una selezione che punti, in particolar modo, sulla conoscenza, conoscenza che potremo verificare attraverso le prove concorsuali ma anche durante i successivi mesi di corso e di tirocinio che daranno delle risposte per quanto riguarda la capacità di gestione e di relazione che dovranno avere i nuovi dirigenti scolastici'.

Come riportato dal quotidiano 'Il Corriere della Sera, il Miur ha provveduto ad inviare al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) il nuovo regolamento riguardante il concorso dei presidi.

Concorso presidi, verranno banditi 1000 posti: novità sulle prove, punteggi

Il ministro ha parlato di circa mille posti che verranno messi a disposizione, quelli che occorrono per 'liberare' dal sovraccarico di lavoro: in attesa della selezione, il Miur provvederà ad assumere, per il prossimo anno scolastico, duecento presidi secondo le graduatorie dell'ultimo concorso 2011.

Per quanto riguarda il nuovo concorso, invece, sarà predisposta una prova selettiva che si baserà su cinquanta domande a risposta chiusa. In merito alla prova scritta, invece, gli aspiranti presidi saranno chiamati a rispondere a cinque domande a risposta aperta, di cui una riguarderà una lingua straniera: si potrà scegliere tra l'inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco.

Il voto massimo per lo scritto sarà pari a 100 (più trenta punti per i titoli), così come per la prova orale che consisterà in una verifica delle conoscenze linguistiche ed informatiche. I candidati dovranno ottenere un punteggio di almeno 70 punti, dopo di che potranno accedere al corso di formazione, organizzato dallo stesso Miur, della durata di quattro mesi a cui farà seguito un tirocinio della stessa durata di quattro mesi.