La questione relativa al rinnovo del contratto Scuola è certamente uno degli argomenti più urgenti da risolvere, anche se, visti gli anni precedenti, non c'è da essere troppo ottimisti. Del resto, governo e sindacati continuano quello che può essere considerato un irritante 'tira e molla', con le due parti che prima si allontanano e poi si riavvicinano. Lo abbiamo visto anche ieri, giovedì 17 novembre, in occasione dell'incontro tenutosi in Viale Trastevere, al termine del quale i sindacati hanno comunicato che la trattativa riguardante la mobilità docenti 2017 è da ritenersi, al momento, sospesa.
Allora, come possiamo interpretare le dichiarazioni del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia in merito al rinnovo del contratto?
Ultime news scuola, 18 novembre: rinnovo contratto 'un vero e proprio dovere' per ministro Madia
'Riaprire la trattativa per i contratti di lavoro del pubblico impiego non è solamente un'opportunità - ha dichiarato il ministro - ma un vero e proprio dovere'.
Sul fatto che sia un dovere ormai lo hanno capito anche le pietre, il problema resta sempre quello legato alle risorse finanziarie che verranno messe a disposizione dal governo, perchè senza soldi non si va da nessuna parte, purtroppo.
Il ministro Madia ha spiegato, durante un question time al Senato, che la Legge di Bilancio in discussione, in questi giorni, in Parlamento ha riservato un fondo di quasi due miliardi per il 2017 (1,9) e 2 miliardi e seicento milioni per il 2018.
A quanto sembra, però, per la scuola verrà messo a disposizione un altro miliardo.
Rinnovo contratto scuola ultime notizie: sindacati dettano le loro condizioni
Lo sblocco del contratto scuola, però, non riguarda solo l'entità dell'aumento di stipendi ma anche il discorso legato, più strettamente, alla tipologia del contratto di lavoro: i sindacati, infatti, vogliono che i contratti possano tornare ad essere 'lo strumento principe' per la regolamentazione di tutti gli aspetti che riguardano il rapporto di lavoro.
Invece, come sappiamo, questa normativa è stata superata dal decreto Brunetta 150/2009, in base al quale non è più consentito adoperare il contratto per 'superare' le disposizioni legislative.
Il ministro Madia, annunciando l'arrivo del nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, ha parlato di 'stagione innovativa, anche sulla parte normativa' ma sarà, comunque, difficile (per non dire impossibile) rivedere il rapporto tra norme legislative e contrattuali in così poco tempo.