Rush finale per la firma sul nuovo contratto Scuola, e in generale dei lavoratori del pubblico impiego: salvo clamorose sorprese dell'ultima ora è stato confermato per domani, mercoledì 30 novembre, il vertice a Palazzo Vidoni a cui parteciperà il Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia e i segretari generali delle principali sigle sindacali.

Sulla questione è intervenuto anche il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, impegnatissimo in questo scorcio finale di propaganda elettorale per il Sì al Referendum costituzionale: 'Cercheremo di chiudere mercoledì se ci sono le condizioni per farlo - ha dichiarato il Premier - il ministro Madia è impegnata in questa direzione'.

Renzi, tuttavia, ha aggiunto che per chiudere il discorso è necessario trovare un punto di equilibrio così come è stato trovato molto bene per i metalmeccanici.

Contratto scuola ultime notizie 29/11: domani vertice governo-sindacati, Renzi 'Si può chiudere'

Nella bozza di accordo, oggetto di discussione di governo e sindacati negli ultimi giorni, si parla di aumenti stipendiali medi pari a 85 euro al mese: i sindacati, però, stanno insistendo per un 'almeno 85 euro' e che nell'accordo venga indicata chiaramente la cifra riguardante l'incremento stipendiale, tutto ciò, dunque, a prescindere dalla copertura finanziaria per sostenere l'aumento. Per così dire, 'Il Governo ci dia l'aumento e lo metta per iscritto, poi sono affari suoi'.

Un altro nodo da sciogliere sarà quello relativo al bonus di 80 euro per i redditi inferiori a 25mila euro: sì, perchè il nuovo aumento stipendiale 'rischia' di far superare il tetto a molti lavoratori che, in tal modo, subirebbero una beffa clamorosa.

Aumento stipendi docenti e Ata, bonus 80 euro e contrattazione rapporto di lavoro: i nodi da sciogliere

In sostanza, pressing del governo affinchè si chiuda già domani o, comunque, entro il 4 dicembre e i motivi sono evidenti. Non dimentichiamoci, poi, di un altro possibile ostacolo all'intesa. I sindacati, infatti, insisteranno per riportare a contrattazione alcuni aspetti del rapporto di lavoro che la riforma Brunetta aveva concesso esclusivamente al legislatore.

Dunque, spazio alla contrattazione su chiamata diretta e bonus premiale, questioni in merito alle quali i sindacati, sinora, hanno avuto le mani legate. Renzi ha parlato di 'equilibrio' e per raggiungere l'intesa finale, anche questo nodo dovrà essere sciolto.