Il nuovo contratto integrativo per la mobilità del personale docente per l'anno scolastico 2017/8 si articolerà su otto punti, quelli che, in pratica, costituiscono l'accordo raggiunto tra il Ministero dell'Istruzione e i sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal.

Otto punti che i sindacati hanno definito 'convincenti' nell'obiettivo di superare il caos prodotto dall'applicazione della legge 107, otto punti che definiranno regole uguali e chiare per tutti (o almeno dovrebbe essere così secondo quanto sottoscritto).

Ultime news mobilità docenti venerdì 30 dicembre: ecco gli otto punti dell'intesa

Vediamo, dunque, quali sono questi otto punti, a cominciare dalla presentazione della domanda di mobilità che ciascun docente potrà effettuare per chiedere il proprio trasferimento da ambito territoriale a scuola, da scuola a scuola oppure da scuola ad ambito.

All'interno della domanda di mobilità, l'insegnante potrà indicare fino ad un massimo di quindici preferenze (fino a cinque scuole). Terzo punto, all'interno delle quindici preferenze, al docente verrà data la possibilità di scegliere anche più province per tutti gli ordini di scuola.

Il quarto punto è uno dei più importanti, visto che riguarda il superamento del vincolo triennale di permanenza sulla sede assegnata: tale superamento riguarderà tutti i docenti, compresi tutti coloro che risultano assegnati ad ambiti territoriali.

Mobilità docenti 2017/8: suddivisione posti, valutazione titoli, chiamata diretta

Il quinto punto è quello che riguarda i posti a disposizione. Si era parlato di equa divisione al 50 per cento per le cattedre riservate alla mobilità e per le immissioni in ruolo, mentre l'accordo, invece, parla del sessanta per cento dei posti destinati alle nuove assunzioni da GaE e da Graduatorie di Merito concorsuali; il restante 40 per cento sarà destinato alla mobilità interprovinciale (30%) e alla mobilità professionale (10%).I punto sei e sette riguardano la revisione delle tabelle di valutazione titoli: a tal riguardo, verrà considerato anche il servizio pre-ruolo e/o su ruolo diverso, mentre l'accordo conferma l'utilizzazione delle attuali tabelle di valutazione per il personale soprannumerario.

Infine, l'ottavo punto è quello riguardante la cosiddetta chiamata diretta, per la quale occorrerà procedere attraverso scelte chiare: il passaggio dei docenti da ambito territoriale a scuola dovrà tenere conto dei requisiti stabiliti a livello nazionale.