Dal mese di luglio 2017 arriva un'importante novità per quanto riguarda la 14ma mensilità dei pensionati, che estende la propria platea ad un pubblico più ampio rispetto a quanto accadeva negli scorsi anni. Saranno in particolare coloro che percepiscono un assegno all'incirca tra le 9mila e 700 euro ed i 13mila euro a poter beneficiare per la prima volta del nuovo bonus, mentre in precedenza quest'ultimo era destinato solo a chi poteva vantare un reddito inferiore ad 1,5 volte il trattamento minimo previsto dall'Inps per il fondo dei lavoratori dipendenti.

Il nuovo assegno partirà quindi dalle 330 euro per arrivare ad un massimo di 500 euro; cifre che saranno modulate sulla base della gestione d'iscrizione (dipendenti o autonomi) e degli anni di contributi effettivamente versati.

Pensioni e 14ma mensilità: cambiano anche gli importi per gli assegni più bassi

Cambiamenti in vista anche per coloro che hanno già accesso alla 14ma mensilità: in questo caso a variare sarà l'importo dell'assegno riconosciuto in base alla soglia di reddito già indicata in precedenza e ad un'età superiore ai 64 anni. Entrando nel merito della nuova impostazione legislativa, le persone che percepiscono un assegno inferiore alle 750 euro potranno beneficiare di un aumento del bonus corrispondente al + 30%.

L'importo minimo passerà così dai circa 330 euro precedenti alle 437 euro del 2017 per chi può vantare fino a 15 anni di contribuzione (tre anni in più per gli autonomi), mentre per coloro che hanno acquisito fino a 25 anni (28 per gli autonomi) l'assegno crescerà dalle 420 euro circa alle 540 euro. Oltre queste soglie, si passerà quindi dalle 500 euro alle 655 euro circa.

Confermate le altre regole di funzionamento della misura

Stante il nuovo quadro legislativo appena delineato, restano confermati gli altri principi cardine su cui si basa il funzionamento della 14ma mensilità. Nella pratica, restano identici i diversi redditi da considerare per poter verificare la soglia di inquadramento, mentre tra i destinatari della misura troviamo tutti coloro che possiedono i requisiti esposti in precedenza e che risultano titolari di un trattamento previdenziale erogato dall'Inps e dai fondi sostitutivi.

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