Pubblicheranno "I bandi, le commissioni, la lista dei candidati, gli ammessi all’orale, i vincitori e i verbali relativi a ciascun concorso bandito negli Atenei italiani", si legge sul neonato sito web che è posizionato nel portale Academia.edu.

Insomma, un'attività per monitorare in modo capillare l'andamento dei concorsi e per assicurare che tutto sia svolto correttamente, come da regolamento, senza favoritismi o nepotismi.

Gli obiettivi

Oltre alle operazioni di monitoraggio, l'Osservatorio dichiara di voler intraprendere anche azioni più incisive.

Come, ad esempio, oltre alla diffusione sui media, segnalare alle autorità competenti i casi di scarsa trasparenza. Assistere legalmente i candidati che presentano i ricorsi (individuali e collettivi). Organizzare iniziative di fundraising per finanziare tali ricorsi.

In questo modo, l'ambizioso progetto del gruppo di ricercatori si propone di "trovare la forza necessaria per portare all’attenzione pubblica attività che danneggiano l’Università e il Paese, prima ancora che i singoli candidati. Tutto ciò nella convinzione che piccole ma continuative e diffuse azioni possano dare una scossa dal basso, sgretolando innanzi tutto il muro di indifferenza (degli accademici) e disinformazione (della società civile) che rendono possibile il perpetuarsi di questo sistema."

Il problema dei concorsi truccati

Abbiamo ampiamente affrontato in passato il problema della trasparenza dei concorsi.

Menzioniamo il caso di Philip Laroma Jezzi, l'avvocato che ha pubblicamente denunciato il sistema corruttivo in seno agli Atenei italiani. Poi, più in generale, lo scandalo trasversale dei concorsi in magistratura e in università. E infine, l'estensione delle irregolarità anche ai bandi pubblici, non solo universitari.

Dopo la denuncia di Philip Laroma Jezzi, il tema è emerso pubblicamente e per qualche tempo è stato protagonista di cronache, programmi televisivi e inchieste di ogni genere.

Già nel novembre scorso è nato il gruppo “Trasparenza e merito” ad opera di altri ricercatori che hanno segnalato gli illeciti ai giudici amministrativi e penali. Da 8 componenti, in breve tempo il numero è salito a 60.

Il comunicato

L'Osservatorio Indipendente concorsi universitari ha diffuso un comunicato stampa in cui spiega gli obiettivi, le ragioni, e i propositi che hanno spinto il gruppo di ricercatori a costituirlo.

Si legge: "Non sempre: premettiamolo. Ma che l’Università italiana soffra di un deficit di trasparenza nelle procedure di reclutamento, aggravato dalle più recenti riforme legislative, è un fatto difficilmente contestabile,al quale è necessario porre fine il prima possibile. Negli ultimi mesi si è avuto, al riguardo, un incremento di reazioni di diverso tipo: alcune passano per canali più ‘istituzionali’ (lettere,raccolte di firme, esposti al Ministero, ricorsi al TAR); altre propongono di portare avanti dal basso azioni utili a monitorare e, in prospettiva, impedire gli illeciti, facendo sì che «(qualche volta) possa vincere il candidato migliore, anche se non è il candidato interno»