Le ultime novità ad oggi 17 dicembre 2018 sulla questione previdenziale e la Manovra vedono proseguire i confronti interni alla maggioranza sui provvedimenti chiave, con la conferma della quota 100 e del reddito di cittadinanza. La ricerca della quadra sui conti è arrivata attraverso il reperimento dei fondi da altri capitoli, seppure da Bruxelles era auspicato un intervento di messa in sicurezza dei conti pensionistici. Nel frattempo dall'opposizione emergono forti critiche in merito all'avvio della flessibilità previdenziale contingentata per 300mila persone ed a scadenza nel prossimo triennio, mentre dal CODS si accoglie con favore la proroga dell'APE Sociale, pur ricordando la necessità di riconoscere i lavori di cura in favore delle donne.

Pensioni flessibili e Reddito di cittadinanza: ieri sera nuovo vertice di Governo

Continuano a susseguirsi le riunioni di Governo in merito alle misure di riforma previdenziale e di welfare previste all'interno della nuova Manovra. Nella serata di ieri è avvenuto l'ultimo incontro di una lunga serie, durante il quale risultavano presenti il Premier Conte, i Vice Premier Salvini e Di Maio oltre ai Sottosegretari Garavaglia e Castelli. Il motivo del nuovo confronto rimane sempre lo stesso, ovvero la ricerca di un compromesso politico interno alle due ali della maggioranza al fine di garantire i nuovi tagli proposti a Bruxelles, in modo da evitare l'avvio della procedura d'infrazione. Nella pratica si è trattato di rivisitare il bilancio e di trovare ulteriori aree di risparmio, visto che la recente tregua tra i due leader di Lega e Movimento 5 Stelle sembra basarsi sul fatto che non vi saranno nuovi cedimenti riguardo alle pensioni anticipate tramite quota 100 ed al reddito di cittadinanza.

In questo senso, i 3 o 4 miliardi che secondo i tecnici europei sarebbe ancora necessario reperire al fine di mettere in sicurezza la Manovra dovrebbero arrivare da nuove dismissioni.

Leonardi (PD): Quota 100 limitata nel tempo è un'idea folle

"L'idea di una quota 100 limitata nel tempo è folle": lo afferma il Prof. Marco Leonardi (PD), consigliere del Governo nella precedente legislatura e autore del libro "Le Riforme Dimezzate, perché lavoro e Pensioni non ammettono ritorni al passato".

Secondo l'economista, una simile prospettiva significa "mandare in pensione 300 mila persone in un anno e far pagare il conto a quelli che vengono dopo e torneranno ai requisiti della #Fornero". Per questo motivo, secondo Leonardi, le "riforme delle pensioni non possono diventare un regalo elettorale, ma devono essere permanenti e sostenibili".

Armiliato (CODS): ci auguriamo l'APE social venga prorogata

"Noi del CODS, dopo aver sostenuto l’introduzione dell’Ape Sociale durante la scorsa legislatura, ci auguriamo davvero che il governo si risolva a prorogarla". Lo afferma l'amministratrice del gruppo Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato, spiegando che si tratta "dell'unica misura pensionistica ponte che apporta tutele e garanzie ai lavoratori con situazioni disagiate, nonché alle donne, anche se solo a chi (e questo però poco ci piace...), oltre essere lavoratrice è anche madre". Secondo la fondatrice del Comitato si tratta di una misura importante vista anche la "carenza economica e di welfare" che ancora caratterizza il nostro Paese, pur ricordando la battaglia del Comitato per "ottenere per tutte le donne il riconoscimento del lavoro di cura".