In arrivo con il nuovo decreto Sostegni bis il concorso sprint nella scuola per l'assunzione di 4mila docenti nelle materie Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Nel provvedimento atteso nelle prossime ore, il governo Draghi starebbe lavorando per intervenire anche sulle stabilizzazioni nella Scuola e per assicurare le oltre 60mila assunzioni preventivate in vista dell'anno scolastico 2021/2022. Proprio la difficoltà di reperire docenti nelle cattedre Stem potrebbe portare il governo ad anticipare già per settembre prossimo una parte delle assunzioni previste nei concorsi ordinari della scuola, già banditi ma attualmente bloccati dall'emergenza sanitaria, per un totale di 46mila posti da assegnare nel 2022.
Tuttavia, il ministero dell'Istruzione starebbe lavorando anche alla stabilizzazione dei docenti precari presenti nelle graduatorie GaE e di merito.
Concorso scuola 4000 posti Stem: prove a luglio e agosto, assunzioni 1° settembre 2021
Il concorso scuola che il governo Draghi si appresterebbe a mettere a punto nel decreto Sostegni bis sarebbe un anticipo delle assunzioni che arriveranno dai concorsi ordinari non ancora svoltisi per l'emergenza sanitaria. Con delle novità sulle prove che saranno semplificate, in continuità con le linee generali dettate dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta per i concorsi di tutta la Pubblica Amministrazione. Quattro le classi di concorso da anticipare per l'assunzione dei docenti nelle materie Stem per un totale di 4.000 nuovi docenti sulle 46mila cattedre da assegnare dai concorsi ordinari.
La prova dei candidati verrebbe svolta al pc e verrebbe completata da un orale da svolgersi tra luglio e agosto per avere i vincitori del concorso pronti per l'assunzione a partire dal 1° settembre 2021. In vista dunque di queste assunzioni, il governo dovrebbe inserire una norma generale sui concorsi nel decreto Sostegni bis che andrebbe anche ad assegnare dei fondi per le scuole paritarie, ignorate nel primo decreto di Draghi di fine marzo scorso.
Assunzioni scuola docenti precari 2021/2022: situazione delle graduatorie GaE e dei vecchi concorsi
Tutta da rivedere, invece, è la questione relativa alle assunzioni dei docenti precari per l'anno scolastico 2021/2022. Nel Piano scuola annunciato qualche settimana fa dal ministero dell'Istruzione e da sottoporre alla firma dei sindacati, si ipotizzano 60mila nuove stabilizzazioni a partire dal prossimo settembre su un numero di posti vacanti nella scuola che dovrebbe arrivare a 112mila.
Con l'obiettivo di non ripetere il record di supplenze dell'anno scolastico in corso (oltre 200mila incarichi), il ministero dell'Istruzione starebbe lavorando per arrivare al numero preventivato di assunzioni dai diversi canali ordinari di reclutamento. Una "corsia preferenziale" ad almeno 20mila docenti dovrebbe essere garantita per gli iscritti alle graduatorie a esaurimento (GaE) e alle altre graduatorie di merito dei vecchi concorsi. Ulteriori 26-28mila docenti dovrebbero trovare il proprio posto in cattedra risultando vincitori dal concorso straordinario, l'unico dei bandi che ad oggi arriverà a portare insegnanti in cattedra entro il prossimo 1° settembre.
Assunzioni scuola da GaE 2021: ipotesi contratto di un anno
Tuttavia, conti alla mano, dai vari canali ordinari delle assunzioni nella scuola si potrebbe non raggiungere il numero delle 60mila stabilizzazioni che il governo Draghi e il ministero dell'Istruzione avrebbero intenzione di portare a compimento per evitare situazioni di caos già verificatesi all'inizio degli scorsi anni scolastici. Proprio il concorso nelle materie Stem dovrebbe andare a coprire un certo numero di cattedre sulle quali risultano già azzerate le relative classi di concorso delle graduatorie GaE e degli elenchi dei vecchi concorsi. Oltre a queste 4mila assunzioni, dunque, si starebbe facendo strada l'ipotesi, voluta dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, che la stabilizzazione dei 20mila docenti delle graduatorie, molti dei quali nel sostegno e di prima fascia per l'insegnamento comune, passi per un anno di contratto e una prova finale al superamento dei quali i precari arrivino all'assunzione definitiva.
Mario Draghi, invece, sarebbe per una soluzione differente: aggiungere altre classi di concorso alle 4mila del concorso Stem per anticipare la copertura di quante più cattedre possibili dai concorsi ordinari da 46mila posti con annessa semplificazione delle prove.