Novità in arrivo per il pagamento del bollo auto. Dopo le indiscrezioni che si susseguono da mesi, culminate nella proposta di bollo auto europeo che la Commissione e intende introdurre in tutti gli Stati membri, arrivano dal governo italiano i primi annunci ufficiali sull’idea di determinare il costo della tassa automobilistica in base ai consumi e alle emissioni inquinanti.
La “voce” del governo che si è espressa in tal senso è quella autorevole del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha fatto riferimento ad una proposta di legge per la riforma del bollo auto.
Riforma del bollo auto, il criterio bonus/malus
Il ministro dell’Ambiente Costa ha parlato di una prossima proposta di legge sul bollo auto a margine di un incontro per la firma di un accordo sul miglioramento della qualità dell’aria nell’area metropolitana di Roma. La proposta, secondo quanto riferito dal ministro, dovrebbe basarsi sul principio bonus/malus delle assicurazioni che, trasportato alla tassa di circolazione dovrebbe tradursi in una specie di “meno consumi e inquini, meno paghi”.
Nei prossimi giorni saranno avviati i colloqui con tutte le parti interessate alla revisione delle Tasse automobilistiche, in primis il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, per arrivare alla definizione di una proposta di legge in merito.
Secondo l’ipotesi più probabile, la riforma dovrebbe basarsi sull’idea già elaborata dall’Unione europea che prevede l’elaborazione di tariffe proporzionate in base ai consumi di Co2. La conseguenza sarebbe quella di un bollo più caro a carico dei proprietari delle automobili più vecchie; anche per questo, parallelamente ai lavori sulla revisione del bollo auto, dovrebbero iniziare dialoghi per l’introduzione di nuovi incentivi per la rottamazione delle autovetture più inquinanti.
Ipotesi abolizione del bollo e aumento delle accise sui carburanti
Quella basata sulle emissioni inquinanti non è, comunque, l’unica ipotesi sul tavolo. Un altra possibilità della quale si è discusso nei mesi scorsi riguarda l’ipotesi di trasformare il bollo in una vera e propria tassa “a consumo”, prevedendo la riduzione, se non proprio l’abolizione del bollo, che sarebbe sostituito dall’introduzione di una nuova accisa sui carburanti, in modo da far pagare di più chi utilizza di più l’auto, eliminando, nello stesso tempo, ogni possibilità di evasione dell’imposta.
Ricordiamo che, attualmente, le tariffe del bollo auto sono calcolate secondo una norma del 2006 che ha già introdotto una progressività della tassa, prendendo in considerazione sia la potenza del veicolo che la classe ambientale di emissione, con tariffe crescenti a partire da Euro 4, alla quale sono assimilate anche le Euro 5 e Euro 6, non esistenti al momento dell’introduzione della norma, fino alla più inquinante Euro 0.