Un altro triste episodio di cronaca, di quelli che non vorremmo mai raccontare perchè vicende come queste rappresentano la sconfitta della scuola come punto più elevato dell'educazione e del rispetto tra chi ha il dovere di insegnarla e chi ha il dovere, invece, di impararla.

Sono stati davvero attimi di grande tensione quelli vissuti in un liceo classico campano, il 'Plinio Seniore' di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. Questa mattina gli studenti dell'istituto hanno tentato di occupare la struttura con la chiara intenzione di protestare per le condizioni precarie dell'edificio: i ragazzi sono costretti a fare lezione in palestra oppure, vista la scarsità del numero delle aule agibili, attraverso dei turni.

Ultime news scuola, venerdì 9 dicembre: scontro prof-studenti a Castellammare di Stabia, vicepreside all'ospedale

Davanti ai portoni, questa mattina, si sono messi i loro insegnanti con lo scopo evidente di evitare l'occupazione dell'edificio da parte dei loro ragazzi. A questo proposito, è stato formato un cordone per far si che gli studenti non potessero arrivare al loro obiettivo prefissato. Il contatto tra professori e studenti, però, ha dato vita ad un vero e proprio 'corpo a corpo', dove a farne le spese è stata Giovanna Domestico, vicepreside dell'istituto 'Plinio Seniore' di Castellammare di Stabia: per la professoressa è stato necessario il trasporto in ospedale per le ferite riportate da una caduta.

Naturalmente sul posto sono giunte le Forze dell'Ordine, Polizia e Carabinieri: alcune studentesse sostengono di essere state tirate per i capelli.

Scuola pubblica italiana: ora bisogna rialzare la testa dopo il fallimento della Buona Scuola Renzi

Non sono certamente esempi, questi, di 'Buona Scuola', semmai sono le conseguenze di una riforma che non ha prestato assolutamente orecchio alle difficili condizioni in cui versano molte scuole italiane, dove riuscire a fare lezione in maniera dovuta, spesso, è un vero e proprio lusso.

Il governo Renzi, quello delle 'rivoluzioni copernicane' annunciate e poi clamorosamente fallite, è miseramente caduto: spetta ora alla scuola pubblica italiana rialzare la testa da sola, così come è sempre riuscita a fare, in un modo o nell'altro, di fronte all'inutile e deleteria propaganda dei governi che si sono succeduti nel tempo.