È chiaro che il giornodopo il voto europeo, c'è un vincitore assoluto edindiscutibile, pur tra l'altissima percentuale di astensionismo, concirca la metà degli italiani che ha disertato le urne, ed è il Pddi Matteo Renzi, e il premier in primo luogo è l'artefice principale di questa vittoria. Su questo risultato non c'è nulla da eccepire:il Partito Democratico ha staccato il secondo partitoitaliano, il M5S, di quasi 20 punti percentuali, oltrele più rosee aspettative.

L'edizione on line del"Fatto Quotidiano" di oggi riporta i risultati delleElezioni Europee 2014: dopo il Pd e il M5S, il terzopartito più votato è stato Forza Italia, col 16% circa deivoti.

Risultato che invece ha forse, ma non si può mai dire, segnatola fine definitiva del berlusconismo dopo oltre venti anni. Tuttavia,come anche il giornalista Marco Travaglio faceva notareproprio ieri notte nello speciale elezioni di La7, condotto da EnricoMentana, Fi, pur estremamente ridimensionato, col suo 16% rimanel'interlocutore principale di Matteo Renzi, dato lo scarsissimo risultato, di poco oltre lo sbarramento, di Alfano, essendo ovviamenteil partito di Grillo indisponibile ad eventuali alleanze conqualsivoglia partito, come da programma pentastellato.

Ad ogni modo adesso tuttopare nella mani di Renzi e del Pd, che potrebbero avere oraabbastanza potere contrattuale e una parvenza minima di legittimitàpopolare per avanzare e proseguire finalmente sulla strada delleriforme, sia in Italia che in Europa, finora tanto sbandieratee annunciate, ma ancora ben al di là dell'essere realizzate.Comunque pare che questo non interessi più di tanto gli italiani,che evidentemente, ancora una volta, hanno deciso di dare fiducia alsistema politico partitico e in particolare ad uno, il Pd, chesembrava finalmente distrutto e fuori dai giochi dopo venti anni difinta opposizione al Pdl e a Berlusconi.

Vedremo come andrà afinire tra qualche mese, quando l'euforia si sarà spenta e leincombenze reali di una economia, che nonostante l'ottimismo delpremier, è ben al di là dalla ripresa inizieranno a farsi vive e pressanti.

Il M5S invececelebra oggi forse uno dei giorni più brutti della sua breve storia.Oggi Grillo, come riferito dal quotidiano, non ha parlato aigiornalisti, assiepati davanti la sua abitazione ligure, e ha mimato solo il gesto di una coltellata al cuore,per esprimere delusione.

Delusione per il risultato al disotto delle aspettative, per i quasi 3 milioni di voti persi rispetto alle politiche. Tuttavia forse Grillo, Casaleggio e i suoi grillinihanno troppa fretta e forse dimenticano che il loro partito èancora giovanissimo e ha tantissimo tempo per crescere, maturare esoprattutto imparare a non commettere più, o commettere meno, erroridi gioventù che inevitabilmente possono solo spaventare unasocietà conservatrice, chiusa e non abituata allaconsapevolezza e l'indipendenza di pensiero come è quella italiana.Il tempo per recuperare c'è.

Anche perchè, caso più unico cheraro, i contenuti ci sono. E sono nuovi e originali. Soprattutto perquesto fanno paura. Ma la paura per una nazione come l'Italianon può che essere una cattiva consigliera e per paura potremmofinire, cercando riparo, per rinchiuderci nella tana del lupo.