Siamo quasi alla fine della corsa, o meglio: stiamo per arrivare alla frutta. Anzi, si direbbe, sicuramente, che ci siamo. Nuovamente, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, "stupisce" tutti gli italiani, e, probabilmente lo stesso Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, le cui affermazioni sulle supplenze erano state smentite vivamente da Renzi stesso. Eppure, la data odierna attesa da molti docenti precari, in cui si sarebbe dovuta ascoltare la tanto sospirata riforma sulla Scuola, risulta un altro "flop" . Meglio dire: ha suscitato un altro sconcertante, preoccupante, instabile stupore.
Da palazzo Chigi ieri infatti è stata diffusa la sentenza, su un comunicato è scritto nero su bianco, che la riforma: "slitta, ma non salta, per evitare troppa carne al fuoco" Slitta. Per evitare troppa carne al fuoco. Sembra proprio il modo di esprimersi di Matteo Renzi, che in un'ideale 30 agosto 2014, è sbandierato da The Economist in terza fila, dopo la Cancelliera Merkel e addirittura il Presidente Hollande, su una barchetta di giornale, stile soldatino di piombo, che sta per affondare. Il presidente della Bce Mario Draghi è intento, con un secchio che pare ricordare il più serio Ice Bucket Challenge, a salvare la barchetta da un affondamento sicuro. Sembra proprio il modo di fare solito che evidenzia il "trastullarsi renziano".
E' così che ci vede l'Inghilterra, d'altronde lo stesso Renzi non smentisce visto che il suo ormai conosciuto "vi stupirò" è ben conosciuto come quell'intento di creare più stupore e suspense più che un intento di salvare tutti quei docenti precari che aspettano da tanto tempo di essere assorbiti nell'organico scuola. Tra loro ci sono gli ormai "vetusti" Quota 96, classe 1951- 1952, che aspirano finalmente di poter respirare.
E visto che ormai l'argomento supplenze sembra quasi tabù, nuovamente viene censurato. Ancora nessuna riforma della scuola, ancora nessun chiarimento sulle supplenze dunque. In un clima dove si attendeva che almeno il Ministro Giannini dichiarasse, come già si era fatto intendere, l'inserimento nell'organico di 100mila insegnanti precari, il così spinoso obiettivo scuola viene rimandato al prossimo Cdm.
C'è da aspettare ancora dunque, fino al prossimo Consiglio dei Ministri. Intanto questa mattina ha già preso piede a Roma la manifestazione dei Quota 96, giustamente appoggiata, tra i tanti, da Gilda e Cobas.