L'Isis rincara la dose delle minacce all'Italia e, in particolare, a Roma lanciando l'hashtag #We_Are_Coming_O_Rome. Utilizzando un inglese un po' sgrammaticato, i nuovi e sorprendenti cyber-jihadisti cercano di spaventare l'opinione pubblica occidentale con un sapiente utilizzo dei social network. L'hashtag è stato scoperto e diffuso all'attenzione dei media italiani ed europei da Rita Katz, una della fondatrici di "Site", il sito di intelligence che monitora l'attività dei jihadisti dell'Isis sul web. La comunicazione mediatica è infatti ormai un tratto distintivo di questa formazione terroristica che ha reso obsoleto il cliché del terrorista nascosto dentro una grotta che si espone alle telecamere con il contagocce.

Ma quanto saranno riusciti nel loro intento? Gli italiani hanno davvero paura di un'invasione dello Stato Islamico? Ma soprattutto, quanto c'è di vero nell'utilizzo di questo hashtag da parte dei jihadisti?

L'ironia su Twitter

Fra chi ironizza sul traffico che i jihadisti troverebbero a partire dalla Salerno-Reggio Calabria fino al raccordo anulare di Roma e chi ridicolizza inglese e punteggiatura utilizzati, la rete si è scatenata portando nel giro di poche ore l'hashtag in cima ai top trends dei giorni scorsi. Sono infatti molti di più i "cinguettii" italiani di quelli in arabo. "Immagino quelli dell'Isis che guardano CCISS Viaggiare Informati e optano per un'altra meta" scrive Frandiben oppure Carlo Frainer che twitta: "Ciao Isis, se partite ora, non troverete il traffico sul Grande Raccordo Anulare quando arriverete".

Tante le battute anche sull'invasione dei tifosi del Feyenoord a Roma: "Non vorrei dì ma gli olandesi vi hanno fregato sul tempo!" scrive Gatta Cicova o anche il più polemico: "Dopo aver visto gli olandesi, quelli dell'Isis hanno capito che con Alfano come ministro degli Interni è facilissimo conquistare Roma" di franconet_24.

Lo scetticismo sull'hashtag

Ma a poche ore dalla scoperta dell'hashtag, superato lo choc iniziale, sono sorti non pochi dubbi sulla veridicità della notizia lanciata da Rita Katz, non solo fra gli utenti di Twitter. Numerosi giornali on line hanno fatto notare infatti che fra i tweet marcati con #We_Are_Comig_O_Rome ce ne sono pochissimi scritti in arabo o inneggianti all'invasione di Roma.

L'hashtag sembra più un grido di battaglia che una reale dichiarazione di guerra, spingendo alcuni a credere che Rita Katz abbia un po' forzato la notizia per dare visibilità al suo "Site". Il tutto può essere sintetizzato con il tweet di Marco Ribatti: "Che poi l'Isis lancia #We_Are_Coming_O_Rome ma tutti quelli che lo usano sono italiani… la cosa fa abbastanza ridere…"