In un articolo pubblicato da La Stampa di ieri, in cui si parla delle slide di presentazione del prossimo disegno di legge sulla riforma della Scuola, viene dato risalto all'errore che compare in una di esse. Il premier Renzi prova a ironizzare sullo svarione lessicale che appare in bella mostra durante la presentazione del progetto al vaglio del Consiglio dei ministri che il 10 marzo sarà chiamato a licenziare. Anziché 'curricula' è scritto curriculum. Anche il ministro Giannini interviene sullo scivolone promettendo che sarà cercato il responsabile.

Peccato che questi non siano gli unici errori dell'esecutivo.

Errori e gaffes a profusione

Da 'I palestiniani' di Renzi in una intervista di qualche tempo fa al periodo di 20 anni senza concorsi secondo la Giannini, la lista degli errori dell'esecutivo è talmente lunga che si potrebbe fare un dossier. Gli anni in cui sono stati banditi gli ultimi due infatti sono il 1999 e il 2012. E nemmeno per tutte le classi di concorso, come dimostra l'assenza delle A032 e A035. Possiamo continuare con la performance dell'On. Puglisi circa la retribuzione di una maestra d'asilo. In una trasmissione televisiva, sicura di sé e incurante del fatto che all'ascolto c'erano addetti ai lavori di fronte ai quali avrebbe potuto fare una pessima figura, se ne è uscita dicendo che lo stipendio lordo è di 30.000 euro.

Infatti al massimo può arrivare a 24.000 euro all'anno!

Un anno di gaffes e sfondoni culminato nel manifesto di presentazione in cui compare in bella mostra un apostrofo improvvido (un'anno sic!). Anche la bozza della Buona Scuola era infarcita di errori. Un periodo nel quale il governo ha messo a nudo tutta la sua ignoranza della complessa materia scolastica, dove il sottosegretario Faraone, nonostante i suoi 16 anni fuori corso, non ha nemmeno conseguito la laurea, viene nominato sottosegretario del Miur.

E come se non bastasse si ostinano a parlare di concorso anche per i precari inseriti nelle Graduatorie di Istituto ignorando completamente la pronuncia europea. Cos'altro serve agli italiani per mandarli a casa?