Francis Underwood, il noto protagonista della serie televisiva House of Cards interpretato da Kevin Spacey, è un deputato del partito democratico americano che si lancia in un'impegnativa scalata al potere. E' un personaggio senza dubbio molto affascinante finchè si rimane nell'ambito della fiction televisiva. Ma guardando Matteo Renzi a volte sembra proprio che prenda spunto da Underwood, il che è un po' meno affascinante e un po' più raccapricciante.

Il modo di muoversi e il modo di porsi

Molti di voi avranno visto la serie, e per chi non l'ha vista basterà una semplice ricerca su youtube.

Il modo in cui si muovo i due uomini politici, quello finto e quello vero, è molto simile. Il modo in cui non smettono mai di muovere le mani per esempio. Anche la mimica facciale è molto simile. Ovviamente Kevin Spacey è un attore, e per prepararsi al personaggio che interpreta avrà studiato come si comportano i politici che tengono i loro discorsi. Ma la somiglianza è veramente tanta. Fateci caso. Il linguaggio del corpo è molto importante nella comunicazione, nella quale Renzi è senza dubbio un maestro: vuole trasmettere sicurezza per distogliere l'attenzione degli ascoltatori dalle sue parole, che nella maggior parte dei casi così tanto rassicuranti non sono. Anche nei contenuti in un certo senso i due sono simili.

Non ovviamente nei dettagli dei provvedimenti, ma nel modo in cui vengano presentate come nuove e moderne delle norme e delle leggi che in realtà non fanno altro che annullare alcuni privilegi che i cittadini hanno conquistato nel tempo e che altrimenti non accetterebbero mai di vedersi sottrarre (pensate per esempio all'abolizione dell'articolo 18, questione complessa che invece è stata ridotta solamente ad una partita di vecchi contro nuovi).

Renzi comunicatore

Anche se a volte pare proprio che Renzi prenda spunto dalla serie, non voglio dire che sia realmente così. Piuttosto credo che la somiglianza tra l'immaginario Francis Underwood e il reale Renzi sia dettata dal fatto che entrambi recitano. Il Matteo Renzi affabulatore, così bravo a comunicare alle masse e che fa delle battute così divertenti, non è altro che un personaggio costruito esattamente per questo, per fare in modo che la gente sia attratta più da un mare di parole vuote ma con un suono piacevole piuttosto che dai contenuti.

Probabilmente la paura di Renzi è che se le persone si soffermassero troppo a riflettere sulle sue parole si accorgerebbero quanto, purtroppo, molto spesso di contenuti ce ne siano ben pochi. Ora, una riflessione è d'obbligo. Sicuramente la comunicazione è molto importante, anzi è fondamentale, ed è giusto che anche gli uomini politici ne tengano conto e la usino con competenza. Ma a tutto c'è un limite. Non è giusto che la politica si trasformi completamente in spettacolo. Pensate davvero che la cosa giusta per un paese come il nostro, di suo e da sempre molto problematico e complesso, abbia anche bisogno di un attore come primo ministro? Siete sicuri che la persona che ci porterà veramente fuori dalla crisi possa essere un mix di giochi di parole e invenzioni di hashtag? Quale sarà la fine, quella di eleggere i parlamentari attraverso i "mi piace" su facebook?