Per il personale docente che aspettava l'aumento fatidico degli ormai famosi 85 euro l'anno nuovo ha portato una nuova beffa. Non bastava l'esiguo importo ben lontano dalle aspettative dei docenti e dalle richieste dei sindacati per un effettivo pareggio dei conti: ora alla già irrisoria cifra degli 85 euro lordi si aggiunge una nuova condizionale. Infatti, chi si aspettava un incremento di circa 85 euro in busta paga a partire da marzo 2018 si ritroverà con un'amara sorpresa: l'incremento sarà molto più piccolo di quanto atteso.

Aumenti, nel 2018 arriveranno appena 12 euro

Pare infatti che i docenti che già si erano accontentati, nonostante tutto, di un aumento di circa 80 euro, nel 2018 ne vedranno a malapena 12. Stando a quanto riportato da Repubblica, per un insegnante che guadagna 1430 euro netti, l'aumento sarebbe di circa 73 euro: l’elemento di novità riportato dalla testata romana che lascia a dir poco sconcertati è che la cifra in questione non verrà erogata per intero da marzo 2018 ma verrà raggiunta solo “a regime”, scaglionata attraverso una serie di incrementi progressivi che porteranno al raggiungimento di tale cifra solo tra tre anni. In altre parole, l’insegnante dell'esempio vedrebbe il proprio stipendio crescere di appena 12 euro nel 2018, ulteriori 15-20 euro nel 2019, e un aumento finale di 40 euro dal 2020.

Largo all’ipotesi risorse aggiuntive

Ulteriore beffa quindi, che va ad aggiungersi alle già drammatiche condizioni delle scuole italiane, agli stipendi più bassi e all’impietoso monte delle promesse mai mantenute. Intanto i sindacati portano avanti le contrattazioni e rilanciano sulla necessità di rovesciare la piramide delle retribuzioni, rafforzando le retribuzioni più basse che più hanno sofferto la crisi.

Su questo fronte, una delle possibilità sottolineate durante l'incontro del 4 gennaio è stata quella di riportare in sede di contrattazione le risorse aggiuntive della legge 107/15 (bonus, carta docenti, formazione) allo scopo di garantire un aumento più corposo per tutti. Stando a quanto riportato dai sindacati, inserire tali risorse all'interno del tabellare degli stipendi dei docenti, farebbe aumentare gli stipendi per un importo mensile medio di circa 200 euro mensili lordi. La contrattazione continua dunque su questi argomenti e il prossimo incontro con i sindacati è previsto per il prossimo 11 gennaio.