Recentemente la striscia di Gaza è stata nuovamente protagonista di episodi di violenza. Andando maggiormente nello specifico, diversi manifestanti palestinesi sono stati uccisi dai cecchini dell'esercito israeliano e tale tragico fatto ha causato l'indignazione nell'opinione pubblica e nel mondo della politica mondiale. A seguito della tragedia, i vertici del movimento palestinese di matrice islamista Hamas hanno annunciato nuove proteste e hanno dichiarato di essere pronti a pagare almeno 3000 dollari ai parenti dei morti che ci sono stati e/o che ci saranno.
Le opposte narrazioni propagandistiche sul conflitto mediorientale
Da sempre la questione del conflitto israelo/palestinese risulta essere una tematica alquanto complessa e controversa, una tematica che spesso e volentieri viene semplificata in maniera alquanto ideologica e "partigiana". Difatti, da un lato si hanno i sostenitori più acritici delle politiche dello stato ebraico, i quali sostengono che Israele ha sempre e comunque il diritto e il dovere di reagire con la forza alle proteste palestinesi e, dall'altra parte, i sostenitori acritici della causa palestinese che vedono negativamente qualunque cosa faccia Israele e non parlano del terrorismo palestinese, anche quando esso è marcatamente legato all'estremismo di matrice islamica.
Gli interessi che stanno dietro le nuove tensioni tra Israele e la Palestina
Da diverso tempo diversi opinionisti ed analisti sostengono che c'è bisogno di trovare un compromesso, la pace tra Israele e la Palestina, e la soluzione dei '2 popoli, 2 stati' pare quella più apprezzata da essi. Su ciò, c'è da dire che comunque vi sono diversi ostacoli a tale processo di pace e tali ostacoli risultano essere di natura trasversale, al contrario di quanto faccia credere certa propaganda ideologica.
Difatti, è notorio che vi sia un settore estremista israeliano che va dai più radicali coloni alle potenti 'lobby', attive sopratutto negli Stati Uniti, che vorrebbe l'espansione della 'Grande Israele' a danno dei palestinesi e, d'altro canto, è risaputo che dall'altra parte vi sono dei settori estremisti palestinesi e degli interessi di lobby e organizzazioni islamiste internazionali che vorrebbero creare una 'grande Palestina' a scapito degli israeliani e/o vorrebbero eliminare dalla faccia della terra quella che loro chiamano la cosiddetta 'entità sionista'.