Il maestro è ancora superiore all'allievo. Tradotto: Buffon è di un'altra categoria rispetto al giovane Gianluigi Donnarumma. L'ha dimostrato una volta di più nella finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus sul Milan per 4-0 e sul risultato finale pesano soprattutto due errori grossolani del portiere milanista. Ecco i momenti clou, in negativo, del numero uno rossonero, riprendendo le azioni sintetizzate dall'Ansa. La Juventus è già sull'1-0, grazie al gol di Benatia, quando Douglas Costa lascia partire il sinistro dalla distanza che Donnarumma intercetta, ma non trattiene e la palla, che sembra una saponetta, finisce in rete.
Un colpo duro al morale dei rossoneri e soprattutto del giovane portiere milanista. Che si ripete in un'altra colossale papera sullo sviluppo di un calcio d'angolo battuto dai bianconeri. In questo caso va in maniera sufficiente su un colpo di testa di Mandzukic, intercetta la palla e la fa rimbalzare a terra, ma lì a un centimetro c'è ancora Benatia che la spinge in porta per il 3-0. Il 4° gol, per la cronaca, arriva ancora su calcio d'angolo, ma questa volta Donnarumma non ha colpe. Tutto questo mentre dall'altra parte del campo c'è un Buffon reattivo, concentrato, famelico. Un maestro che dà una lezione di sport e di vita agonistica al suo giovane collega. Buffon para tutto e salta dalla gioia ai gol dei suoi compagni.
Insomma, un ragazzino, altro che 40 anni. Tanto che viene il dubbio se davvero queste siano le sue ultime uscite. Se ci ripensasse e decidesse ancora di giocare un altro anno farebbe un grande regalo al mondo del calcio. Se invece dice basta, beh, allora, Buffon al posto del cuore avrebbe una pattumiera.
Buffon continui a giocare: ecco perché
Ha 40 anni, ha vinto praticamente tutto e da tutti è considerato il portiere più forte di tutti i tempi. Questo sarebbe sufficiente per dire basta, vi saluto e inizio una nuova vita. Ma vederlo giocare, valutare le prestazioni che riesce ancora a esprimere in campo, ti fa pensare che l'ora di appendere i guanti al chiodo ancora non è arrivata.
L'ha dimostrato anche in questa finale di Coppa Italia, quando è stato chiamato in causa ha mostrato una reattività fisica e una concentrazione che non sono da giocatore che sta per andare in pensione, ma di un calciatore ancora molto presente dentro la partita. E' un quarantenne che non ha nulla da invidiare ai colleghi più giovani, tra cui Donnarumma. Insomma, la Juventus prima di accettare il suo ritiro dovrebbe pensarci bene e magari aiutarlo a farlo riflettere. Il campo dice che non è ancora il momento di finirla.
Come affrontare un nuovo anno?
Esattamente come quello che si sta concludendo, che significa dividersi le partite con Szczesny. Magari in campionato si potrebbe concedere qualche partita in più al polacco, permettendo a Buffon di prepararsi al meglio per le gare di Champions. E concedere a Gianluigi la Coppa Italia. Un altro anno di Buffon in campo farebbe molto bene a una Juventus che probabilmente cambierà molto in estate e soprattutto farebbe bene al mondo del calcio.