Matteo Salvini ha rilasciato un'intervista al Washington Post, mentre ieri La Stampa ha riportato quella fatta a Luca Marsella, uno dei principali portavoce di CasaPound. I punti di vista comuni sembrano essere piuttosto forti, soprattutto per quanto riguarda l'intenzione di formare un fronte comune tra i diversi sovranisti europei.
Luca Marsella a 'La Stampa'
Proprio ieri, La Stampa ha pubblicato le dichiarazioni di Luca Marsella, uno dei più importanti esponenti di CasaPound. ''L'Italia deve riprendersi la sua sovranità'', ha detto Marsella, spiegando come il 'mondo sovranista' pare aver trovato un punto di incontro tra ''gli universi di Lega, Movimento 5 Stelle e destra radicale''.
Le domande che gli sono state rivolte avevano l'intenzione di capire se CasaPond approvi o disapprovi le linee dell'attuale Governo sui punti del programma, sulla questione dell'immigrazione e su quella dell'euro. In merito alla moneta unica, il portavoce non ha nascosto che loro ''vorrebbero uscire subito, senza esitazione'', con un'azione che riprende la vicinanza alle idee professor Rinaldi, scrittore ed economista, ma che, con un secondo sguardo, potrebbe vagamente ricordare anche il famoso ''piano B'' del ministro Paolo Savona. ''Sull'immigrazione'', continua, ''abbiamo politiche davvero contigue [con quelle del Governo, ndr]'', tant'è che l'intenzione di intervenire direttamente in Libia per frenare gli sbarchi sembra presa dal programma di CasaPound, che proprio su questo aveva basato la scorsa campagna elettorale.
Nei confronti del M5S, si definiscono ''possibilisti'', anche se non vedono di buon occhio la figura di Roberto Fico che finora si è dimostrato l'esponente grillino più tollerante verso i migranti. ''Per fortuna si tratta di una figura minoritaria'', ha commentato Marsella, lasciandosi sfuggire un ''molto bene, per noi''. Riguardo ai rapporti con Salvini, ha raccontato che un tempo c'era molto dialogo tra i due partiti, anche se, poi, c'è stato un allontanamento dovuto al fatto che il leader della Lega ha preferito entrare a far parte della coalizione di centrodestra, alleandosi con Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Con Salvini non è ancora stato riaperto un dialogo diretto, però le sue politiche sono molto gradite all'estrema destra che spera nella possibilità che Salvini ''si metta a capo di un polo sovranista''. In fondo, ''le differenze tra sovranisti sfumano, siamo tutti la stessa casa'', ha concluso.
Matteo Salvini al Washington Post
L'idea di un fronte sovranista a livello europeo è stata toccata anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che definisce l'espressione ''populista'' un complimento e spera in un'alleanza che riesca a diventare maggioranza nel Parlamento Europeo. Per il momento, il ministro non ha notato grosse spaccature nel Governo, in quanto si trova ''in sintonia'' con il premier Giuseppe Conte. Un po' più sbilanciato è, invece, il commento sul M5S, che, "fino a quando rispetteranno le regole del governo, non ci sarà pericolo''. Sui migranti, ha ripetuto che ''l'obiettivo finale non è quello di una ridistribuzione tra i membri dell'Unione, ma quello di evitare che arrivino in Europa'' che, per essere raggiunto, deve prevedere un piano Marshall per l'Africa che permetta al continente un buon sviluppo socio-economico.
La differenza più marcata, rispetto al pensiero di Casapound, riguarda l'euro, questione sulla quale il ministro pare aver ''cambiato idea'' rispetto al passato. Oggi, infatti, la necessità è quella mettere a punto una strategia che non preveda di uscire dalla moneta unica, ma che migliori l'economia e la Politica interna alla Ue per fare in modo che questa non rechi danni, o vincoli troppo stretti, all'Italia.
Se la Lega è ancora un partito di centrodestra
Dalle due interviste, appaiono evidenti diversi punti in comune che, nonostante non costituiscano uno scandalo in sé, potrebbero comunque far riflettere sull'indirizzo che la politica di Matteo Salvini sta prendendo. Essere così tanto graditi e appoggiati da un gruppo di estrema destra che tra l'altro ha partecipato alla macabra iniziativa delle recenti 'ronde nere', potrebbe quanto meno far scaturire un'attenta rivalutazione della collocazione della nuova Lega tra il gruppo delle destre moderate, quale è per esempio Forza Italia, e quello della destra radicale, che comprende gruppi considerati neofascisti come appunto CasaPound, Forza Nuova e altri movimenti minoritari.
Così come i recenti attacchi al ministro Salvini, che l'hanno visto accusato di istigazione all'odio razziale e di sfruttare la paura del diverso a fini propagandistici, continuano a fare molto discutere. Che sviluppi avranno le sue azioni politiche e le polemiche di cui è protagonista per adesso non è ancora certo, ma di sicuro sarà il futuro a rivelarlo.