Un post chiarissimo, che non ha avuto bisogno di interpretazioni: è finita nei guai una dottoressa del pronto soccorso di Spoleto, in Umbria. La stessa aveva pubblicato un post sul gruppo Facebook "Doctorsinfuga", che conta circa 40.000 iscritti. La notizia è stata pubblicata oggi sull'edizione umbra del Messaggero. Lo stesso post ha suscitato l'indignazione della giornalista Selvaggia Lucarelli.

Nel post si afferma che i migranti dovrebbero annegare in mare

Per il medico, i richiedenti asilo che giungono sulle nostre coste sarebbero "negracci con le Nike e le trippe piene".

Già questo è bastato alla Asl dell'Umbria per poter avviare un procedimento disciplinare nei confronti della dottoressa. La sua posizione si aggrava ancora di più, poiché la stessa ricopre un incarico pubblico. Il post dello scatenato sanitario finisce poi in maniera agghiacciante: "Andrebbero annegati in mare".

Nelle dichiarazioni del medico si fa riferimento addirittura la scabbia, che alcuni richiedenti asilo porterebbero con sé. Essa non sarebbe il frutto di una malattia contratta in seguito alle pessime condizioni di vita di questi poveretti, ma segno evidente delle violenze sessuali perpetrate da questi ultimi. Per la dottoressa in questione, tali individui non dovrebbero godere dei diritti umani, che invece andrebbero invece dati ai poveri anziani o ai bambini che seriamente muoiono di fame.

Inutile dire che tali parole hanno profondamente irritato non solo i vertici dell'azienda sanitaria, ma anche i colleghi della struttura ospedaliera.

Il direttore generale Asl Umbria non commenta

Così come si apprende dal Corriere della Sera, il direttore della Asl umbra, Imolo Fiaschini, ha annunciato l'avvio del provvedimento disciplinare nei confronti della dipendente, come detto in precedenza.

Lo stesso, direttore veramente inorridito dall'episodio, preferisce non commentare le parole incriminate. Intanto l'assessore regionale alla Sanità dell'Umbria, Luca Barberini, è intervenuto sulla vicenda.

Il titolare dello stesso assessorato chiarisce come l'azienda sanitaria umbra sia un'eccellenza nel campo medico, e che l'episodio verificatosi nelle ultime ore è assolutamente un fatto isolato.Quanto accaduto è condannato in toto da tutto l'ospedale.

Un sentimento di odio veramente ingiustificato nei confronti di gente che spesso scappa da miseria e guerra. Un atteggiamento deplorevole, che sicuramente fa riflettere, soprattutto in un periodo come questo, in cui il delicato tema della Crisi Migratoria è un problema che continua ad aggravarsi e che non sembra trovare una valida risoluzione.