Quelli tra Inter e Lazio non sono mai stati incontri banali, in particolare negli ultimi anni: basti pensare alla sfida decisiva dell’Olimpico nell’ultima giornata della stagione 2017/2018, valevole l’accesso in Champions League. Partita accesa già prima di cominciare per la questione De Vrij, reo di non aver rinnovato il contratto in scadenza con la Lazio per firmare, ironia della sorte, proprio con l’Inter.

I precedenti degli ultimi anni

Fu proprio il difensore olandese ad avere un ruolo da protagonista, causando il rigore del 2-2 trasformato dall’allora capitano nerazzurro Mauro Icardi.

Il match finì poi 3-2 in favore dell’Inter che, dopo parecchi anni al di fuori dal palcoscenico della Champions tornò finalmente 'a riveder le stelle’.

Più recente la sfida dello scorso anno, sempre all’Olimpico, dove la posta in palio, in prospettiva, era ancora più importante: la vincitrice si sarebbe avvicinata in classifica alla Juventus di Sarri, traballante e insicura in quel periodo, dichiarandosi apertamente in lotta per la vittoria finale. La sfida terminò 2-1 per i biancocelesti che, dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale, iniziarono davvero a credere di poter contendere la testa della classifica alla Juventus. Com’è finita poi è storia: dopo poche settimane il campionato viene interrotto per l’emergenza Covid, e alla ripresa nel mese di giugno la Lazio non riesce a confermarsi a quei livelli, permettendo così alla Juve di vincere lo Scudetto nella stagione di Serie A più lunga e anomala di sempre.

La partita di andata di questa stagione si concluse invece sul risultato di 1-1, con gli uomini di Conte che si portarono in vantaggio grazie a Lautaro Martinez, ma proprio nel momento di maggior predominio nerazzurro un colpo di testa di Milinkovic-Savic ristabilì gli equilibri in una partita caratterizzata da ritmi blandi e compassati, salvo poi infiammarsi nel finale a causa delle espulsioni di Immobile e Sensi.

Come ci arrivano le squadre

Anche quest’anno, come gli anni scorsi, la sfida vale molto: l’Inter è in piena lotta scudetto con Milan e Juve, la Lazio è li dietro al quarto posto. I nerazzurri ci arrivano dopo un mese di gennaio e un inizio febbraio ricco di impegni, dato che hanno giocato praticamente ogni tre giorni tra campionato e Coppa Italia; i biancocelesti invece hanno infilato una serie di sei vittorie consecutive in campionato ma sono usciti dalla Coppa Italia ai quarti di finale contro l’Atalanta.

La Lazio quindi si presenta alla sfida in grandissima forma e soprattutto più riposata rispetto all’Inter, che potrebbe accusare un po' di stanchezza fisica, a causa degli impegni ravvicinati, ma soprattutto a livello mentale dopo l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia per mano della Juventus. Inoltre, è proprio la spinta emotiva con cui le due squadre si apprestano ad affrontare il match che sarà importante: se da una parte la Lazio avrà dalla sua l’entusiasmo per essere tornata in carreggiata dopo un inizio di stagione travagliato, l’Inter si ritrova a dover dimenticare in fretta l’eliminazione e concentrarsi sul campionato nel quale, dopo la partita con i biancocelesti, affronterà il Milan in un derby che si prospetta decisivo per le sorti del torneo.

I protagonisti della sfida

Inutile dire che in una partita del genere la maggior parte delle aspettative siano riposte su due grandissimi centravanti come Lukaku e Immobile. Ma la partita di domenica presenterà parecchi duelli individuali interessanti che potrebbero svoltare da un momento all’altro l’esito della gara, coinvolgendo soprattutto gli interpreti della linea di centrocampo che saranno scelti da Conte e Inzaghi nei loro rispettivi 3-5-2. In particolare, sarà decisivo il lavoro di giocatori di sostanza e qualità come Barella e Milinkovic-Savic, bravi a recuperare palloni e a proporsi in fase offensiva, in modo tale da fornire un apporto fondamentale nell’interpretazione delle due fasi.

Altri due giocatori importanti nello scacchiere degli allenatori di Inter e Lazio sono gli esterni destri Hakimi e Lazzari, entrambi in un grandissimo stato di forma e sempre più armi offensive devastanti quando vengono serviti in velocità con il campo aperto in cui poter attaccare. Sarà interessante anche il confronto tra numeri 10, con Lautaro Martinez che dovrà ritrovare un po' di concretezza sotto porta, ma al quale Conte fa grandissimo affidamento per il lavoro sporco che l’argentino si sobbarca in ogni partita affiancato da Lukaku, e Luis Alberto, fondamentale per il gioco della Lazio con la sua visione di gioco e la capacità innata di far girare la squadra al suo cospetto.

Le chiavi tattiche

Inter e Lazio sono due squadre che costruiscono l’azione partendo dal basso, cercando di attirare gli avversari per poi verticalizzare velocemente in modo da attaccare lo spazio alle spalle delle difese avversarie, sarà quindi interessante vedere come si schermeranno a vicenda senza però commettere errori in impostazione ed in fase di pressing.

Entrambe le compagini possono contare su difensori abili in fase di impostazione, su tutti De Vrij per l’Inter e Acerbi per la Lazio, ma soprattutto su giocatori in grado di attaccare la profondità, in particolare le due coppie offensive composte da Lukaku-Lautaro e Immobile-Correa, giocatori che si trovano a memoria ormai dopo diversi anni di convivenza in campo.

Infine, un ruolo fondamentale lo copriranno i due portieri, tra i più esperti e longevi della Serie A, Handanovic e Pepe Reina. Da loro Conte e Inzaghi si aspettano un apporto significativo per aiutare in fase di costruzione dal basso, ma soprattutto, ci sarà bisogno delle loro parate per arginare le molte occasioni da gol che, ci auguriamo, il match saprà regalare.