Come noto, il leader e fondatore del Movimento cinque stelle Beppe Grillo ha annunciato ieri, a mezzo Blog, di voler creare una sorta di Direttorio composto da cinque membri che lo aiuti a prendere le decisioni. Lasciando comunque sempre alla rete l'ultima parola. Si è dichiarato "un po' stanchino" - per usare una citazione cinematografica del film Forrest Gump - e ha ammesso che lui, il Blog e il camper non bastano più. Può essere considerata un'apertura democratica interna del Movimento, anche se non mancano critiche ed ironie sul web e all'interno del partito stesso.
Ciò perché Grillo ha scelto cinque fedelissimi - o yesman per dirla all'inglese - che non lo hanno mai contraddetto in questo anno e mezzo in parlamento. In questa sede riportiamo qualche gaffe che ha contraddistinto i cinque membri del Direttorio.
Di Maio e Di Battista
Luigi Di Maio, avellinese, vicepresidente della Camera, spicca perché, quando si sbilancia, dice: "Adesso vediamo". Una sorta di saggezza quasi democristiana. Di Battista, trentaseienne romano, disse: "Diamo fastidio. Prevedo attacchi sempre più mirati (…)". Il M5S, per lui, sarebbe nel mirino dei Servizi segreti, per quale motivo non è dato saperlo. Altre chicche ce le ha regalate quando è stato sorpreso in aula mentre guardava una partita in streaming o ha tentato di entrare in una Commissione abbattendone la porta col busto marmoreo dello storico e plurimo Presidente del consiglio Giovanni Giolitti.
Sibilia
Sibilia, anche lui avellinese, prima di essere eletto andò oltre il matrimonio gay, affermando che si dovrebbe consentire il matrimonio tra più persone e "anche tra specie diverse purché consenzienti". Sibilla mise anche in dubbio lo sbarco sulla Luna e si espresse in modo ambiguo quando un canadese sparò fuori dal Parlamento.
Fico
Fico, 40enne napoletano, nominato Presidente della Commissione di vigilanza Rai:, ha partecipato, nonostante il suo ruolo istituzionale, all'occupazione della Rai con il suo leader Maximo (per il quale ha un culto quasi preoccupante) e non si è mai espresso palesemente contro l'evasione del canone Rai.
Ruocco
Anche lei, come Fico, quarantenne napoletana, si è più volte espressa in Parlamento con offese nei confronti di Renato Brunetta. Appena eletta si era posta come paladina della redistribuzione della ricchezza e ha detto che lo spread si alza quando si parla di legge elettorale.