'I campi Rom sono da radere al suolo'. E' questo il proposito espresso dal segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, nel corso della trasmissione televisiva Mattino 5 e successivamente ribadito nel corso de L'aria che tira su La7.

Campi Rom: i propositi di Salvini.

'Se fossi al posto di Renzi e Alfano', ha detto Salvini,'gli darei un preavviso di sei mesi e poi passerei con le ruspe', una esternazione che ha suscitato immediate reazioni da parte di tutte le forze politiche, mentre i commenti sul web che si sono divisi tra le critiche, prevalenti su Twitter, ed i consensi, racchiusi soprattutto in commenti postati sul profilo Facebook del segretario leghista, dove qualcuno si è spinto fino ad inneggiare a Hitler e Mussolini.

Secondo Salvini, i Rom dovrebbero cercarsi una casa, come fanno tutti gli altri cittadini, bocciando anche l'ipotesi di una politica della casa 'ad hoc': 'Se la casa non c'è per i bergamaschi, perché dovrebbe esserci per loro'.

Campi Rom: le reazioni alla frase di Salvini.

Detto dei commenti alle frasi di Matteo Salvini postati su Facebook, non sono mancate neanche le reazioni politiche, a cominciare dal presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha definito 'inquietante' l'uso della frase 'radere al suolo' da parte del segretario della Lega Nord.

Sull'argomento, Salvini è stato poi attaccato dal capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Andrea Cioffi, che ha ricordato come i campi Rom siano stati finanziati proprio grazie alla Lega Nord, con 60 milioni di euro stanziati nel 2009 dall'allora ministro degli interni, Roberto Maroni.

Ferma anche la condanna del Vaticano, intervenuto con una dichiarazione rilasciata all'Ansa dal cardinale Antonio Maria Vegliò, capo dicastero per i migranti, che ha definito 'stupida' la frase di Salvini.

Alle critiche, il leader padano ha risposto nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede della Lega Nord per presentare l'iniziativa 'Chiedo asilo anch'io', dichiarandosi 'stupito' per lo stupore suscitato dalle sue frasi, intese a sollecitare stessi diritti e doveri per tutti.

Le dichiarazioni di Salvini assumono il tono di una provocazione, dal momento che cadono proprio nel giorno in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti, una minoranza che conta 12 milioni di persone in Europa e riconosciuta come la più discriminata dall'Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali (Unar) del dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio.