Scongiurare il pericolo di rinvio delle assunzioni dei precari della Scuola. Le forze politiche che compongono la maggioranza di governo, pur rimanendo ostili al ddl bloccato in Senato, hanno lanciato chiari segnali di apertura. L'impegno assunto, in particolar modo dalla segreteria del Partito Democratico, è quello di metter mano al fiume di emendamenti che ha bloccato l'iter legislativo del testo. Nei prossimi tre giorni, promettono dal Nazareno, si lavorerà per ridurre o rimuovere del tutto gli ostacoli presenti che ostacolano l'approvazione della riforma in tempi rapidi e dunque per "procedere alle assunzioni dei precari".

Un messaggio che ha per destinatari la minoranza dem ma anche i sindacati: "Vediamo se si schiereranno contro 100mila lavoratori da assumere".

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha voluto invece smentire la voce sullo stralcio delle 100mila assunzioni dal resto della riforma, rassicurando indirettamente il Nuovo Centrodestra. L'alleato di governo ha alzato la voce con il capogruppo alla Camera, Maurizio Lupi: "Al Pd diciamo chiaramente che se pensano che la riforma della scuola si traduca in un decreto solo per assumere i docenti, se lo scordano". "Se si accetta una riforma globale e complessiva - ha avvertito - siamo qui, altrimenti diciamo no, perché la riforma non può essere un assumificio".