Un appello affidato al principale quotidiano britannico schierato a favore del Remain. È così che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è intervenuto alla vigilia del voto sul Brexit. A dispetto degli analisti internazionali che hanno provato a esaminare le eventuali conseguenze derivanti dall’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, l’unica certezza deriverebbe da una svolta storica che muterebbe l’economia del Vecchio Continente. Un concetto quest’ultimo ripreso da Renzi che, pur affermando l’errore di votare NO al referendum, non si è affrettato a definire una tragedia o un disastro l’addio.
Secondo il capo del governo italiano, infatti, a subire tale scelta sarebbero in primis i cittadini che si ritroverebbero in una Gran Bretagna più piccola e isolata. Di certo la vittoria degli anti UE produrrebbe immediatamente la ricontrattazione sul mercato degli accordi già siglati con gli altri Paesi della Comunità. Renzinon ha nascosto critiche all’attuale classe dirigente che governa in malo modo da Bruxelles: “Il problema dell’UE non è che fa troppo ma che fa troppo poco, i singoli Paesi sono lasciati soli a gestire i loro problemi”.