“No a scissioni, sì a una opposizione interna a oltranza”. Pierluigi Bersani non vuol sentire parlare di un addio dalla casa che ha contribuito a suo modo a costruire. Il Partito Democratico, secondo l’ex segretario, deve continuare a essere il punto di riferimento dell’elettorato di Centrosinistra. La querelle sul Referendum Costituzionale ha tuttavia portato in auge un conflitto interno di difficile risoluzione. Per Matteo Renzi una vittoria del sì assumerebbe il sapore della rottamazione: un destino che coinvolgerebbe Bersanie i suoi illustri alleati (D’Alema, Cuperlo, Speranza in primis).

Naturalmente opposto sarebbe il destino dei protagonisti di questa soap in salsa democratica se a prevalere dovesse essere il fronte del No. Una crisi di governo sarebbe scontata ma non porterebbe al passo indietro di Renzi al Nazareno. Il premier, infatti, rafforzerebbe la sua azione interna per giungereforte dei numeri al prossimo congresso nazionale Pd. A dispetto dell’esito del voto del 4 dicembre, infatti, la vera resa de conti arriverà nel 2017.