Botta e risposta tra Beppe Grillo e “Che tempo che fa”, la trasmissione condotta da Fabio Fazio. A scatenare la polemica è stato il mancato invito di esponenti del movimento 5 stelle per parlare di referendum. Infatti nelle ultime due puntate del programma il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il segretario della Lega Nord Matteo Salvini sono intervenuti per sostenere le cause del sì e del no al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre. Ma Grillo non ha gradito tale scelta, attaccando Fazio sul suo blog.
Le accuse di Grillo
Il conduttore è definito “militante del Pd” per aver ignorato del tutto il M5S, nonostante la rilevanza della forza politica.
Grillo rincara la dose, insinuando che se non ci fosse stato l’esposto all’Agcom del presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico per denunciare la mancanza di par condicio nella trasmissione, Fazio probabilmente non avrebbe chiamato nemmeno Salvini, “l’avversario più comodo per il governo”, perché “permette di identificare il fronte del no al referendum con la vecchia politica e gli estremisti”.
Gli inviti rispediti al mittente
Ma non basta: la trasmissione avrebbe contattato alcune settimane fa il Movimento, ma solo per avere in studio uno a scelta tra Grillo, Davide Casaleggio, Virginia Raggi e Chiara Appendino. Questa proposta è stata giudicata irricevibile, perché nessuno dei quattro esponenti ha mai seguito in Parlamento la legge di revisione costituzionale.
Altri nomi come quelli di Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Roberto Fico o Alessandro Di Battista, seppur direttamente coinvolti nella riforma, secondo il blog sarebbero stati scartati dagli autori del programma perché sgraditi a Renzi. La chiusura del post è molto dura: la richiesta a Fazio di dimettersi per lasciar spazio a giornalisti imparziali ed onesti.
La risposta della trasmissione
Proprio mentre cominciava l’intervista a Matteo Salvini è arrivata, abbastanza inattesa, la risposta ufficiale di “Che Tempo che fa”. La redazione del programma sottolinea quanto ammesso da Grillo: gli inviti rivolti in passato allo stesso comico, a Casaleggio e alle due sindache con le risposte negative che ne sono seguite.
Rifiuti legittimi, secondo Fazio e i suoi collaboratori, così come sono legittime le scelte editoriali della trasmissione sugli ospiti, da sempre non dipendenti dalle indicazioni di partito. Infine la redazione ricorda che la presenza di Salvini era stata stabilita precedentemente al pronunciamento dell' Agcom e che quindi non è legata a quest’ultimo, non senza prima aver rinnovato a Beppe Grillo, questa volta pubblicamente, l’invito a partecipare al programma. Si attende ora la replica del fondatore del M5S.