Le prime due settimane dell'estate 2017 potrebbero essere decisive per il futuro delle forze politiche che si collocano alla sinistra del Pd, sono infatti in programma due distinte assemblee nazionali, il 18 giugno e il 1° luglio, che nella sostanza daranno il via ad altrettanti progetti politico-elettorali verso le prossime Elezioni politiche. Vediamo meglio le differenze.

18 giugno: nasce l'Alleanza popolare per la democrazia e l'uguaglianza

Questa domenica 18 giugno a Roma alle ore 9,30 presso il Teatro Brancaccio prende vita l'Alleanza popolare per la democrazia e l'uguaglianza: sulla scia di un appello promosso da Anna Falcone e Tomaso Montanari, diverse centinaia di persone si riuniranno per mettere le fondamenta di un progetto politico ed elettorale che unisca chi, da sinistra, ha votato No al referendum costituzionale e condivide una critica radicale ai Governi Renzi e Gentiloni, contestandone le politiche neoliberiste portate avanti e reclamando la lotta alle diseguaglianza come principale punto programmatico.

Parteciperanno alla giornata anche diversi numerosi esponenti di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Possibile, Partito Comunista Italiano e L'Altra Europa con Tspiras, oltre alla Rete delle Città in Comune e a numerosi attivisti di base. E' previsto anche un saluto di Roberto Speranza a nome di MDP, soggetto che comunque non aderisce al progetto. Questa assemblea dovrebbe appunto rappresentare il via per una lista unitaria della sinistra alternativa verso le elezioni politiche del 2018, senza prevedere però alcuno scioglimento dei soggetti promotori.

1° luglio: MDP e Campo Progressista danno vita a 'Insieme'

Sabato 1° luglio ancora a Roma, in piazza dei SS. Apostoli alle ore 16,30, vi sarà invece la prima assemblea verso la nascita di un vero e proprio nuovo soggetto politico del centrosinistra, e quindi non solo di un cartello elettorale, che si chiamerà semplicemente 'Insieme'.

I soci di maggioranza di questo progetto politico saranno Articolo 1 - Movimento dei Democratici e Progressisti (dei vari Bersani, Enrico Rossi e Speranza) e il Campo Progressista di Giuliano Pisapia, ma è prevista anche l'adesione del Centro Democratico di Bruno Tabacci e di Democrazia Solidale di Lorenzo Dellai. Non è da escludersi che a breve possa nascere anche un gruppo parlamentare unitario dei vari deputati e senatori che afferiscono ai vari soggetti politici succitati.

Il profilo politico della nuova formazione sarà marcatamente di "centrosinistra", con diverse critiche alle politiche portate avanti dal Governo Renzi prima e Gentiloni poi, in particolare sul lavoro e sui voucher, ma anche con una disponibilità a collaborare col PD, soprattutto nei territori, per la formazione di maggioranze di centrosinistra.

Quali saranno i rapporti fra i due soggetti di sinistra?

E' difficile prevedere con certezza quali saranno i rapporti fra i due progetti politici nascituri. Sono senz'altro possibili collaborazioni sui temi sociali più stringenti (e infatti già questo 17 giugno molti dei promotori dei due progetti saranno in piazza con la CGIL). Ma le differenze politiche di lungo termine rimangono tutte sul tappeto: è possibile rifare un centrosinistra col PD oppure no? Questo è essenzialmente il nodo. In particolare poi la brusca frenata sulla legge elettorale, con il venir meno dello sbarramento al 5%, ha fatto cadere anche l'esigenza per i due "contenitori" di provare un matrimonio elettorale che altrimenti sarebbe stato quasi forzato.

Le opzioni politiche di medio periodo appaiono infatti piuttosto diverse ed è quindi assai probabile che alle prossime elezioni politiche ci saranno due liste che si collocano alla sinistra del PD, una più dialogante con i dem e una più radicale e alternativa.